Abbiamo ricevuto la seguente proposta di petizione popolare e la sottoponiamo all’attenzione dei nostri lettori.
********************************************
Mi chiamo Antonio e sono un papà, un papà separato con figli.
Più mi addentro nella situazione in cui vivono tantissimi papà separati, più mi si aprono le porte di un dramma disumano.
Ho appena interrotto uno sciopero della fame di 12 giorni perchè penso che tutti i papà, come me, abbiano diritto di essere ascoltati: i figli non devono essere mai più vittime di guerre tra genitori.
Stiamo vicini e sosteniamo insieme questo appello. Vi ringraziamo dal profondo del cuore
Si può morire in tanti modi !
Come bambini innocenti sulla striscia di Gaza o in Siria, nelle guerre dimenticate del resto del mondo, si può morire per corruzione, per carenza di assistenza sanitaria, si può morire anche se si è papà separati in Italia.
Nel nostro Paese, la separazione dalla propria moglie o compagna e figli è, per la stragrande maggioranza degli uomini, motivo di grandi difficoltà economiche, anzi, aggiungerei, che anche qui, nella maggior parte dei casi, si diviene subito poveri.
In Italia il problema esiste, ed è drammatico: qualche volta guardiamo un breve servizio in televisione, leggiamo le storie disperate di tanti papà che sopravvivono in auto, che non riescono a vedere i propri figli o che si suicidano, nel più assoluto silenzio!
Purtroppo, a causa di una legge, a mio avviso incompleta e forse solo marginalmente interpretata, normali persone, che fanno già fatica a sopravvivere, sono messi nelle condizioni di divenire poveri: a NORMA DI LEGGE.
I papà, anche se separati, debbono poter partecipare, nei fatti, all’educazione dei propri figli; insegnare loro il rispetto, le regole, la responsabilità e la bellezza dell’esistenza tutta e poter educare all’umiltà, ai valori, alla solidarietà, al rispetto dei genitori e degli adulti, ad iniziare dagli insegnanti, quotidianamente oltraggiati, solo così potremo avere una società migliore.
Chiediamo:
1. ai giudici di essere più sensibili a tali tematiche
- ai politici di portare avanti una proposta di legge che tuteli maggiormente la figura del papà separato, in particolare: stabilire un percorso obbligatorio per i separandi, con una equipe di specialisti come uno psicologo, un avvocato e un mediatore familiare, a spese dello Stato, e un contributo, ai figli minori, per famiglie separande con reddito basso.
Non è possibile nella nostra società civile che papà separati dormano in auto, non riescono a vedere i propri figli o debbano vederli di nascosto.
E le diatribe genitoriali possono portare a tragedie famigliari inenarrabili, dalle quali veniamo quasi quotidianamente sconvolti.
Si tratta di una petizione che può essere reperita anche in rete… ha ottenuto finora quasi 39.000 adesioni…e si pone l’obbiettivo di arrivare ad un sostegno di 50.000 persone.
Ecco il link:
https://www.change.org/p/sono-un-papà-non-un-bancomat-alfonsobonafede-fontana3lorenzo?utm_medium=email&utm_source=petition_signer_receipt&utm_campaign=triggered&share_context=signature_receipt&recruiter=46634484
sono un papà serato per 2 volte perchè ho 2 figlie con 2 ex mogli e vedo che nonostante 2 separazioni di 20 anni di differenza non è mai cambiato nulla !
e comunque se c è dell altro o che fatemi sapere ne sarò ben felice di partecipare
L’argomento in questione è senz’altro molto sentito da tante persone e va seguito con molta attenzione sotto vari profili. Anche il nostro giornale dunque seguirà queste tematiche con il dovuto impegno, aggiornando i lettori anche sui vari aggiornamenti legislqtivi che si cerca di introdurre per rendere la attuale legislazione più umana e condivisibile. Poi anche la Magistratura ci mette del suo, applicando le norme in maniera talvolta troppo rigida e con scarsa equità. A.S.