L’estate è nel suo pieno fervore e c’è già qualche comune in zona balneare che ha pensato il modo di far arrotondare i conti delle casse che sembrano essere sempre in rosso, quindi i bagnanti più accaldati ora sono avvisati perché andare in giro in costume e a dorso nudo per le vie del centro può costare fino a 500 euro.
Lo prevede il regolamento di polizia urbana, in particolare l’articolo 12 alla lettera i, vieta alle persone di «circolare in costume da bagno ad eccezione dei locali o ambiti balneari». E continua «chiunque viola questo regolamento è soggetto ad una multa di 500 euro». I cittadini sono avvisati. Numerose segnalazioni, arrivate soprattutto all’attenzione di molti sindaci, di persone che passeggiano per le vie del centro o indossando solo il costume da bagno o a torso nudo.
Molti sindaci stanno approntando una campagna informativa tesa a ricordare, a turisti e residenti, che esiste uno specifico articolo del regolamento di polizia urbana che vieta di girare per le strade a dorso nudo. Una risposta a tutti quei cittadini e operatori commerciali che, in questi giorni, stanno invocando una specifica ordinanza, così come è accaduto in altre località balneari di molte coste italiane . Per dirla tutta non c’è necessità dell’ordinanza, perché questo divieto già esiste nel regolamento. Viste le segnalazioni sempre più frequenti, l’intenzione di varie amministrazioni è quella di far stampare alcuni articoli del regolamento e di distribuirli presso gli sportelli degli uffici turistici del territorio. Da alcuni giorni, anche attraverso l’uso dei social network, cittadini e operatori segnalano persone che girano per le strade indossando solo il costume da bagno.
In realtà, quanti tra i turisti conoscono l’articolo del regolamento che vieta di passeggiare nelle strade in costume da bagno? Quanti conoscono l’importo della cifra che dovrebbero pagare se effettivamente venissero effettuati i controlli? E soprattutto, cosa ne pensano di questa nuova tendenza di passeggiare in costume o indossando solo i pantaloncini da mare?
In sintesi, la maggioranza dei turisti si dice d’accordo con il divieto espresso dal regolamento per altro già in atto da tempo in altre località turistiche famose; quindi il nostro consiglio può sembrare banale ma «basterebbe coprirsi con una maglietta di cotone». Multa a parte, si potrebbe fare appello al buonsenso: «Ogni persona dovrebbe ben sapere come comportarsi al fine del rispetto reciproco».
Infatti, oltre al comune di Castinglioncello in Toscana, anche il Comune di Rosignano intraprende la campagna sul decoro: vietato passeggiare in bikini in strada, vietato bivaccare e mangiare nei parchi pubblici o all’ingresso dei luoghi di culto.
Alla fine, come annunciato, è arrivato il regolamento del bon ton. A partire da questo fine settimana, 11 e 12 luglio, il Comune di Rosignano Marittimo distribuirà agli uffici turistici e agli esercizi commerciali del territorio un volantino dove sono ricordati alcuni comportamenti che non rispondono alla decenza e al rispetto del prossimo. Il volantino che si rifà al Regolamento di Polizia Urbana ricorda, con tanto di vignette, che è vietato mangiare, bere, bivaccare , dormire in forma palesemente indecente, sul suolo pubblico e che e’ vietato circolare in costume da bagno ad eccezione dei locali o ambiti balneari.
Tra i comportamenti che potrebbero essere sanzionati con una multa di 500 euro (così riporta il Regolamento di Polizia Urbana) c’e’ appunto quello di passeggiare per le vie del centro cittadino indossando solo il costume da bagno. Un’abitudine che anche nelle località di mare della costa sembra aver preso il sopravvento. Una questione di stile che solo qualche anno fa veniva insegnata già fin da bambini ma che adesso sembra dover essere impartita addirittura attraverso un vademecum che sarà distribuito a turisti e residenti delle città balneari.
Rischia multe salate chi frequenta la città di Baia Domizia, città balneare del casertano, come fosse una spiaggia: sono stati messi al bando costumi da bagno. I trasgressori si vedranno punire con una multa che può variare, a seconda dei casi, dai 25 ai 500 euro. A vigilare sul rispetto del provvedimento sono stati chiamati gli uomini della polizia municipale e della stazione dei carabinieri di Baia Domizia. Il sindaco di Sessa Aurunca, Sasso ha raccolto le lamentele dei residenti e degli altri turisti. Ed ha cercato di frenare un comportamento ritenuto «contrario al decoro ed alla decenza tipici del convivere civile». Un elemento di disagio e soprattutto un danno per l’immagine di Baia Domizia e la qualità dell’offerta proposta.
Un divieto analogo è stato messo in atto dal Comune di Margherita di Savoia, un paese della provincia Bat (Barletta – Andria – Trani). Sicuramente per il sindaco che la ritiene «Un’azione a contrasto di fenomeni indecorosi e contrari a principi di sana educazione e buon costume»
Non molto dissimile l’ordinanza del Comune di Viareggio in Versilia è tolleranza zero per chi passeggia in costume o a torso nudo nelle strada. Vietato attaccare bici ai pali, fare il bagno nelle fontane e transitare in bici in zone pedonali. Proprio in questi giorni sono entrate in vigore le ordinanze che prevedono multe salate per i trasgressori. In provincia di Bergamo, il sindaco di Spinone al Lago Simone Scaburri ha disposto il divieto solo per il 24 giugno: in occasione dell’arrivo della statuetta della Madonna Pellegrina di Fatima è stato fatto divieto di circolare in costume da bagno o a torso nudo. Un orario molto limitato, due ore, dalle 15,30 alle 17,30. In concomitanza con la cerimonia religiosa. Poi ci è potuti spogliare come prima. Fedeli al motto estivo.
“Paese che vai, ordinanza che trovi”.
di Antonio Gentile