Anche oggi torniamo a parlare nella Rubrica ” Scomparsi” del caso di Ylenia Carrisi, sul web si è tornato a leggere della sua scomparsa: ma la domanda : Ylenia è viva? Negli Usa circolano voci di svolta nelle indagini, ma non ci sono riscontri e Al Bano e Romina restano in silenzio……
Ylenia Carrisi, la prima figlia di Al Bano e Romina Power potrebbe essere ancora viva a 24 anni dalla scomparsa. Questo è quanto afferma il detective della squadra omicidi del dipartimento di polizia del New Orleans, la notizia raggiunge la coppia mentre è impegnata in un tour estivo. Il sito Starlettime riporta le seguenti dichiarazioni dell’investigatore americano: “Ylenia è viva. Abbiamo dei nuovi indizi su dove si possa trovare ma non possiamo fornire ulteriori dettagli, dato che l’indagine è ancora in corso”, pare dunque che il caso Ylenia sia stato riaperto. Al momento della scomparsa, la ragazza si trovava a New Orleans e l’ultimo contatto con la famiglia risale al 31 dicembre 1993.
La premessa è d’obbligo: non ci sono conferme sulla riapertura del caso di Ylenia Carrisi. È bene precisarlo in tempi nei quali le indiscrezioni corrono più veloci dei riscontri effettivi. E allora armandoci di condizionale raccontiamo quello che sta accadendo nelle ultime ore. Si è tornati a parlare della figlia di Al Bano Carrisi e Romina Power, che è scomparsa 24 anni fa. Le indagini ripresero nel 2014, quando Al Bano presentò al tribunale di Brindisi una dichiarazione di morte presunta. All’epoca si credeva che Ylenia si trovasse in un convento greco-ortodosso di Phoenix, in Arizona. Poi un serial killer dichiarò di aver ucciso una ragazza con uno zaino in spalla che faceva l’autostop per il Nevada o la California. Qualche mese fa è stato prelevato un campione di dna per confrontarlo con quello di Ylenia, ma sembra non esserci riscontro. Ora ulteriori rilievi di indagine mettono in luce come, in quel periodo e in quella zona, fossero sparite diverse ragazze.
Ylenia è stata vista per l’ultima volta il 6 gennaio dalla proprietaria dell’albergo ove la ragazza aveva abbandonato tutti i suoi effetti personali. La Carrisi condivideva la stanza con Alexander Masakela che, non solo non ne denunciò la scomparsa, ma rimase in albergo fino al 14 gennaio: tentò di pagare il vitto con gli assegni turistici di Ylenia.
All’epoca qualcuno giurò di averla vista annegare nel Mississippi, altri di averla veduta per le vie della città pochi giorni dopo, ulteriori sedicenti personaggi affermarono che Ylenia era stata drogata e “venduta” a un non ben identificato racket.
Alexander Masakela, un trombettista dal passato decisamente nebuloso, interrogato dalla polizia affermò con risolutezza che non sapeva assolutamente dove si trovasse la giovane ma che era certo che fosse viva. L’uomo, all’epoca 54enne, venne in seguito arrestato perché accusato di stupro da una delle sue donne. Alexander sostenne che la fatidica sera del 6 gennaio la figlia di Al Bano e Romina Power restò ad osservarlo suonare la sua tromba su Royale Street, nel quartiere francese, per poi ad allontanarsi per passeggiare come di consueto: “Nel luglio scorso sono stato io a confortarla ed aiutarla dopo che un uomo l’ aveva spaventata a morte durante una notte trascorsa all’ Armstrong Park” osservò a sua discolpa.
Al Bano e Romina concordano su una cosa: il trombettista è uno spirito del male e non possono credere che abbia riportato la verità sui fatti intercorsi durante quella tremenda giornata. Il primo dicembre 2014 Albano ha presentato al tribunale di Brindisi una dichiarazione di morte presunta contro la volontà della madre.
Nel 1996 le dichiarazioni rilasciate da un serial killer, Keith Hunter Jesperson, conosciuto come Happy Face Killer, riaprirono il caso: il soggetto aveva sostenuto di aver ucciso una ragazza con uno zaino in spalla che faceva l’autostop per il Nevada o la California estremamente simile alla Carrisi. Le investigazioni successive hanno negato ogni suo coinvolgimento nel caso. A New Orleans il tasso di sparizioni della ragazze è altissimo: le indagini stanno cercando di recuperare il tempo perduto, di comprendere che fine hanno fatto.
Secondo le dichiarazioni del detective della squadra omicidi di New Orleans Police Departement la famiglia può continuare a sperare: “Ylenia Carrisi è viva. Abbiamo nuovi indizi su dove si trovi ma non possiamo fornire ulteriori dettagli, visto che l’indagine è ancora in corso”.
Al Bano e Romina per il momento non hanno fatto alcun commento sulla notizia, la loro reazione è quella del silenzio. Nessun cenno nemmeno dalla Power sulla sua pagina Instagram dove però ha pubblicato una foto-ricordo dei suoi genitori.
Al Bano e Romina Power insieme per il loro anniversario di matrimonio. Il 26 luglio infatti i due si riuniscono per un concerto al Beat Village di Rimini.
Un caso o una scelta strategica? Ovviamente non è dato sapere. I fan della coppia sono comunque in trepida attesa e sperano che Al Bano e Romina festeggino insieme a loro una data così importante: il 48° anniversario di nozze (i due si sposarono il 26 luglio 1970). Tra l’altro in una recente intervista, hanno dichiarato di essere ancora sposati per la Chiesa e agli occhi di Dio, smentendo però di fatto la possibilità di un matrimonio bis.
Al Bano e Romina si sono separati legalmente nel 1999, dopo 29 anni insieme; il divorzio è arrivato nel 2012, a incrinare il rapporto, il dramma della scomparsa della figlia Ylenia Carrisi nel 1993 a New Orleans. Nel 2014 il Tribunale di Brindisi dichiara la morte presunta della giovane, che Romina però non ha mai accettato. Ora si riapre un barlume di speranza per la coppia di artisti che in questo momento particolare della loro vita, hanno bisogno finalmente di ritrovare Ylenia viva, ma soprattutto quella desiderata “Felicità” che i due hanno sempre cantato nei loro brani.
di Antonio Gentile
Perché speculare su fatti drammatici,dando anche false speranze ad una madre.Se Ylenia fosse viva in tutti questi anni,almeno una telefonata alla famiglia alla quale era tanto legata,l’avrebbe fatta!
Tutto il resto sono inutili chiacchiere.