Si è spento a 79 anni l’avvocato e speaker radiofonico Adrian Cronauer, che ispirò l’omonimo personaggio interpretato da Robin Williams nel film di culto “Good Morning Vietnam” diretto da Barry Levinson nel 1987. Per quel ruolo, Williams vinse un Golden Globe e fu candidato all’Oscar, la notizia è arrivata alla vigilia del 67esimo compleanno del compianto attore.
Se n’è andato Adrian Cronauer, entrato nell’immaginario collettivo in tutto il mondo grazie al cinema. Ispirò infatti l’ominomo deejay interpretato dal compianto Robin Williams nel film “Good Morning Vietnam”, gioiellino del 1987 firmato da Barry Levinson. Cronauer è morto il 18 luglio a 79 anni per una “malattia legata all’età”, come riferito dalla sua famiglia.
Ma Chi era Adrian Cronauer: Nato a Pittsburgh l’8 settembre 1938, Cronauer iniziò la carriera radiofonica nell’emittente dell’università ed ebbe un grande successo nel mondo della radio prima di darsi al mestiere di avvocato. La fase più celebre della sua vita è proprio quella raccontata in “Good Morning Vietnam”, quando lavorò dal 1965 al 1966 come sergente dell’aviazione e dj in una base americana a Saigon. Il saluto con cui iniziava le trasmissioni, quel “Gooooooood Morning, Vietnam!” splendidamente ricreato da Williams, fu il simbolo di un’epoca. Membro (molto critico) del partito repubblicano e del Mensa (associazione che raccoglie persone con un altissimo quoziente d’intelligenza), è stato direttore dell’Ufficio Prigionieri di Guerra del Dipartimento della Difesa.
Il film “Good Morning Vietnam” fu un grande successo nel 1987, con un cast che comprendeva anche Forest Whitaker, J.T. Walsh e Bruno Kirby. Girato in Thailandia, fruttò a Williams un Golden Globe e una nomination all’Oscar, per una delle interpretazioni migliori della sua carriera. Lo stesso Cronauer collaborò alla produzione del film, ispirato a una sua idea per una sitcom che era stata rifiutata da diverse tv perché la guerra non era considerata un argomento da commedia. Lo speaker ammise che il personaggio interpretato dall’attore era in realtà molto diverso da lui: il vero Cronauer combattè contro la censura ma non sfidò apertamente l’esercito americano né fece amicizia con dei vietcong (almeno a quanto ne sapeva, come disse scherzoso in un’intervista). “Se avessi fatto la metà delle cose che il protagonista ha fatto in quel film”, dichiarò il dj nel 2004, “oggi sarei ancora a Leavenworth (prigione federale americana, ndr)“. Ironico e consapevole di essere stato un genio che aveva capito che l’america era ben lontana dagli stereotipi degli anni 80/90!!
di Antonio Gentile