A Capodanno è rigoroso bere spumante italiano, “re” assoluto della festa.

Coldiretti: notte di San Silvestro da record per lo spumante italiano con circa 68 milioni di bottiglie stappate solo in Italia.

A Capodanno è rigoroso bere spumante italiano, “re” assoluto della festa.

Per Capodanno nove italiani su 10 (89%) faranno un brindisi con spumante Made in Italy. Per le feste correnti in Italia si stima che salteranno circa 68 milioni di tappi di spumante con consumi in aumento del 13%.

Le feste di fine anno fanno registrare il massimo di domanda dello spumante italiano con circa 68 milioni di tappi di spumante stappati solo in Italia, in aumento del 3% rispetto allo scorso anno. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che nove italiani su 10 (91%) non rinunciano a fare un brindisi Made in Italy a fine anno secondo l’indagine fatta dall’Istituto Ixe’.

L’aumento della domanda è spinto dall’andamento positivo della produzione stimato tra il +10 e il +15% rispetto alla vendemmia molto scarsa dello scorso anno. La qualità – prosegue la Coldiretti – resta elevata con una produzione che dovrebbe comunque attestarsi attorno ai 700 milioni di bottiglie con in testa il Prosecco seguito da Asti e Franciacorta.

La stragrande maggioranza dello spumante italiano si beve comunque all’estero con un balzo del 13% del valore delle esportazioni che a fine anno raggiungeranno per la prima volta il record storico annuale delle vendite per un valore superiore a 1,5 miliardi, sulla base delle spedizioni registrate dall’Istat nei primi nove mesi.

Se in Italia lo spumante si classifica tra gli acquisti irrinunciabili nello shopping delle feste, all’estero non sono mai state richieste così tante bollicine italiane che in quantità dominano nettamente nei brindisi globali davanti allo champagne francese che però riesce a spuntare in media prezzi nettamente superiori.

Fuori dai confini nazionali i consumatori più appassionati sono gli inglesi che non sembrano essere stati scoraggiati dalla Brexit e sono nel 2018 il primo mercato di sbocco delle spumante italiano con le bottiglie esportate che fanno registrare un aumento del 5% nelle vendite mentre gli Stati Uniti sono al secondo posto nonostante il balzo del 13%, mentre in posizione più defilata sul podio si trova la Germania che “incassa” una crescita del 6%.

Le bollicine nostrane ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese, tanto che proprio sul mercato transalpino si registra una crescita record delle vendite del 21%. Ma lo spumante italiano piace molto anche nel Paese di Putin, visto l’incremento del 21% in Russia nonostante le tensioni e i problemi causati dal perdurare dell’embargo su una serie di prodotti agroalimentari Made in Italy.

E un aumento in doppia cifra si riscontra anche in Giappone, con +18%. Sul successo delle bollicine tricolori nel mondo pesa però la contemporanea crescita delle imitazioni in tutti i continenti a partire dall’Europa dove sono in vendita bottiglie dal Kressecco al Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco che viene venduto addirittura sfuso alla spina nei pub inglesi.

​LE REGOLE D’ORO PER OFFRIRE E GUSTARE LO SPUMANTE.

  • Non offrirlo ghiacciato, ma tirato fuori dalla cantina un paio d’ore prima e raffreddato in un secchiello con ghiaccio tritato, acqua fredda e sale grosso.
  • La temperatura migliore è compresa fra gli 8 ed i 12 gradi.
  • Berlo esclusivamente in una flûte a forma di tulipano che consente agli aromi di svilupparsi liberamente.
  • Per gustare al meglio l’effervescenza sciacquare i bicchieri con acqua calda e sapone neutro.
  • Stapparlo tenendo con una mano il tappo e facendo ruotare con l’altra mano la bottiglia leggermente inclinata accompagnando sempre l’espulsione del tappo.
  • Far uscire lentamente il gas e versarlo tenendo la bottiglia dal fondo e non dal collo per evitare che lo spumante si riscaldi con il calore della mano.
  • Mai utilizzare del ghiaccio nel bicchiere.
  • Conservarlo in una cantina buia, fresca e senza sbalzi di temperatura, in posizione orizzontale.

Circa 3 bottiglie di spumante Made in Italy su 4 – spiega  Coldiretti – sono di Prosecco con Asti, Franciacorta e TrentoDoc a seguire. Gli spumanti italiani – conclude Coldiretti – annoverano in totale 153 tipologie DOC, 18 DOCG, 17 IGT oltre a diverse decine di altri tra varietali autorizzati, generici e di qualità.

Non ci rimane che fare una discreta scorta di buon spumante ed aspettare il fadidico conto lala rovescia, sperando che il 2019 sia più sereno per tutti.

Allora Auguri e salute!!!

di Antonio Gentile