www.ilpopolo.news * di DANILO BAZZUCCHI *
Nell’antico sito benedettino, noto per essere stato fra i primi a produrre la bionda bevanda, si ritorna al passato e si riprenderà a produrre birra da una antica ricetta artigianale. E fin qui tutto bene.
Però c’è un problema. A farlo non sarà un eccellenza italiana ma la “Peroni”.
Ma come, vi chiederete, cosa c’è di più italiana della birra coi baffi che faceva “campare cent’anni”? Purtroppo non è così, l’antico marchio italico è ormai controllato al 100% dalla giapponese Asahi, che seguendo una precisa strategia di mercato, sta conquistando quote nel segmento delle birre speciali.
Ma andiamo con ordine: all’Albaneta di Montecassino tutto è pronto per ricominciare a produrre birra. Si vocifera che già da ottobre le prime cotte di bevanda potrebbero essere disponibili con il marchio: ”Montecassino. La birra d’abbazia.”
A rispolverare le antiche tradizioni, però, non saranno i frati benedettini, ma per l’appunto la Peroni, che interverrà con tutta la sua expertise, come ha annunciato a fine giugno Federico Sannella – direttore delle Relazioni Esterne e Affari Istituzionali di Birra Peroni –che ha parlato di riscoperta di un’antica ricetta per la produzione di una birra d’abbazia ed anche della riqualificazione dell’intero comprensorio, 300 ettari di terreno abbandonati da oltre trent’anni.
Il primo step è stato quello di dissodare e lavorare i terreni ad orzo distico. A questa fase ha lavorato e dato il pieno supporto, con la malteria di sua proprietà, la Saplo di Pomezia, che sarà fondamentale anche nelle diverse fasi di produzione.
Vari Blog e testate giornalistiche hanno fatto titoloni e prime pagine su: “Peroni che avvia un piccolo birrificio artigianale in quel di Montecassino”.
Peccato che la legge parli chiaro: il comma 4 bis dell’articolo 2 della legge 16 agosto 1962, aggiornata al 2016 e l’associazione di categoria che monitora e denuncia l’uso improprio del termine “Birra artigianale”, definiscono birra artigianale la bevanda prodotta da piccoli birrifici indipendenti, cosa che Peroni, oramai proprietà della holding giapponese Asahi, non è di sicuro !
Bazzucchi Danilo