Santa Chiara esempio di fraternità e speranza: la città di Assisi in festa per la sorella di San Francesco.
di LORENZO CAPEZZALI
La città di Assisi ha vissuto – il 22 giugno – la Festa del Voto al fine di celebrare il ricordo della liberazione della città di Assisi dall’assedio delle truppe imperiali – di cui facevano parte anche truppe saracene – durante la fase più accesa del conflitto contro la sede Apostolica.
Questo avvenne grazie alla potente preghiera di intercessione di Santa Chiara.
La “Festa del Voto” è stata reintrodotta dal 1933 da Arnaldo Fortini e da allora vi è stata molta costanza nell’organizzazione di questo evento, sia da parte del Comune che delle Autorità religiose locali che di volta in volta congiuntamente hanno condiviso programmi e azioni.
“La Festa del Voto è una delle tradizioni identitarie di Assisi – ha affermato il Sindaco di Assisi Stefania Proietti – in cui la Città si ritrova con la sua Santa Chiara, ricordando la propria storia, ma soprattutto facendo vivere i valori francescani “
“Anche quando tutto sembra perduto, la fede, l’umile preghiera di Chiara consentirono la liberazione della Città e di tutta la sua popolazione dal pericolo imminente della guerra, che avrebbe portato morte e sofferenza.
E’ commovente riflettere, anche in questa occasione, su quanto amore i nostri Santi Francesco e Chiara, abbiano sempre manifestato nei confronti della loro Città.
Oggi come allora il loro esempio ci guidi verso un autentico spirito cristiano che metta al primo posto, sempre e in ogni contesto, la fraternità e l’umanità, l’accoglienza e la carità nei confronti di chi è il più povero, debole e oppresso.”
LORENZO CAPEZZALI – ASSISI (PG)