E per evitare che tragedie del genere si possano ripetere, l’Aula del Senato approva praticamente all’unanimità il disegno di legge che obbliga a installare dispositivi di sicurezza per evitare l’abbandono dei minori in automobile. I sì sono stati 261.«Mai più bambini dimenticati sui seggiolini in automobile. Mai più tragiche morti di piccoli lasciati in auto dai propri genitori.
Finalmente è arrivato l’ok anche dalla commissione Lavori pubblici del Senato. Il ddl prevede l’inserimento di dispositivi di sicurezza nei seggiolini, così da impedire l’abbandono dei bambini in auto. La commissione Lavori pubblici del Senato ha dato il via libera al ddl riguardante l’obbligo di inserire i dispositivi di sicurezza nei seggiolini delle auto, così da impedire l’abbandono dei minori. Il provvedimento è stato proposto dal presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Già lo scorso 3 agosto, su iniziativa del ministro Toninelli, la commissione Trasporti della Camera aveva approvato in via di principio il testo del disegno di legge.
I seggiolini in questione sono dotati di un sensore capace di rilevare la presenza di un bambino a bordo. Qualora il bambino dovesse rimanere in auto dopo la chiusura delle porte, il sensore manderebbe una notifica allo smartphone del proprietario o alla chiave del veicolo. Tale dispositivo viene già usato da qualche tempo negli Stati Uniti. Stando a quanto si apprende finora, l’obbligo riguarderà esclusivamente i conducenti di autovetture e autocarri e non si estenderà a pullman e pulmini. Per i trasgressori dovrebbero essere previste le stesse sanzioni in vigore per chi non allaccia la cintura o non usa i normali seggiolini (multa e decurtazione dei punti della patente). Paradossalmente, però, chi farà viaggiare i bambini senza seggiolino dovrebbe essere punito con la sola multa. Il testo fin qui approvato non prevede incentivi fiscali per l’acquisto, che però sono stati annunciati dal ministro Toninelli. Tali dispositivi, infatti, hanno prezzi compresi tra i 150 e i 350 euro. Lo Stato, aveva annunciato il ministro dei Trasporti, dovrebbe garantire una detrazione pari a circa 200 euro. Il provvedimento non sarà subito operativo. Dopo l’ok della commissione Trasporti il testo dovrà ricevere il parere favorevole delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera per poi ripetere i passaggi al Senato. A quel punto dovrà essere varato un decreto ministeriale. Dati i tempi tecnici, dunque, l’obbligo dovrebbe scattare verosimilmente a metà del 2019.
dal web di Antonio Gentile