Identificazione infallibile. E’ stata definita così la capacità del ‘SuperTutor’ che fotografa tutto il veicolo in transito – non solo la targa – ed è in grado di riconoscere elementi distintivi del veicolo, come adesivi e eventuali scritte. Impossibile sfuggire al nuovo sistema SICVe-PM lungo i tratti autostradali (è già attivo sui 22 ritenuti più a rischio) considerata anche la cosiddetta ‘intelligenza’ del software perfezionato per leggere e riconoscere meglio alcune tipologie di veicoli, in particolare i furgoni, i pullman e gli autoarticolati, che hanno caratteristiche tecniche limiti di velocità differenti. Un esempio? Eccolo: se prima un bus che non poteva spingersi oltre i 100 km/h viaggiava a 120 km/h riusciva a eludere i controlli adesso verrà sanzionato.
La telecamera per bollo e revisione.
Ci sono novità anche per quanto riguarda la rilevazione sui percorsi urbani ed extra-urbani. Il ministero dell’Interno ha in dotazione una rete OCR di telecamere che, oltre a leggere e registrare il numero di targa del veicolo, ne confronta direttamente gli estremi consultando banca dati e archivi della Motorizzazione. Cosa significa? Che il dispositivo utilizzato dalla Polizia Stradale e dai Comuni può controllare se la vettura è in regola oppure gravata da irregolarità quali mancata revisione, pagamento del bollo o addirittura al furto. Il miglioramento tecnico delle strumentazioni e dei sistemi è sicuramente importante per avere un immediato controllo incrociato sui dati dell’auto ma c’è ancora una piccola ‘falla’ nel sistema: la necessità di un riscontro diretto, su strada, da parte degli agenti perché non sempre gli archivi sono aggiornati con gli ultimi rilevamenti sullo stato dei singoli veicoli. “Ci sono una decina di telecamere di questo tipo all’ingresso della nostra città — ha ammesso al Corriere della Sera il comandante della Polstrada di Modena, Enrico Tassi —, ma per ora in autostrada il dispositivo OCR non viene utilizzato per il controllo incrociato dei dati dei veicoli”.
Il tutor, introdotto nelle autostrade italiane nel 2004 d’intesa tra Polizia Stradale, Autostrade italiane e associazioni di consumatori, copriva 3100 chilometri di rete autostradale. Il 28 maggio, dopo una battaglia legale durata 12 anni, è stato spento dalla Corte d’Appello di Roma che ha dato ragione alla Craft. La piccola azienda di Greve in Chianti sosteneva che società Autostrade le avesse rubato il brevetto. Nel frattempo Autostrade ha presentato ricorso in Cassazione. Ma intanto i pannelli rivelatori sono stati disattivati. Ora un nuovo contezioso rischia di spegnere anche quelli appena arrivati.
Alessandro Patané, imprenditore di Latina, attuale proprietario del brevetto originario Tutor e titolare del software che consente al sistema di funzionare, ha presentato due querele chiedendo la verifica del dispositivo Sicve-PM: anch’esso avrebbe copiato l’originale.
Ma mentre scoppiano le liti per accaparrarsi l’identità del brevetto, gli italiani sono avvisati, da oggi tutto diventa più difficile, quindi armatevi di saggezza e mettetevi in regola con assicurazione, bollo, revisione e tutto quello che prevede il codice della strada, spero che con i consigli che vi abbiamo dato oggi possiate viaggiare sereni, buona estate!!!
di Antonio Gentile
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