di LORENZO CAPEZZALI
Assisi rimane al centro di relazioni nazionali ed internazionali che una intuizione dell’allora sindaco Gianfranco Costa e della sua Giunta municipale che oggi lo ripagano in tutto esaltando un momento della sua scelta politico-istituzionale di protocollo e di idee oggettive di spessore intellettuale e sociale per la città eterna di Francesco e Chiara.
Una pagina scritta della storia assisana, indelebile che ancora oggi mettono alla prova residenti e quanti arrivano ad Assisi da ogni parte del mondo e della nazione motivando situazioni logistiche e di accoglienza di non poco conto.
Un quadro di realtà che la città è chiamata a rispondere per non perdere perso e qualità del flusso turistico e delle ragioni di stato di attività culturali e convegnistiche che arrivano da ogni dove.
Già il sindaco Costa di quei tempi prese posizioni di trasformazione dell’accoglienza e di quanto potesse essere favorevole ad ogni momento di necessità. Oggi c’è da lavorare su ogni punto per ottimizzare realtà storiche della città e quanto di migliore ci possa essere nel mercato delle promozioni pacifiste, umaniste e di spiritualità che trova il Sacro Convento francescano al centro di promozioni e sostegno di eventi e responsabilità di pensiero generale su questioni sociali di scottante attualità.
Ci sono sul tappeto problematiche naturali come la sistemazione della mobilità nel centro e a S.M.Angeli che l’attuale giunta del sindaco Proietti starebbe improntando per favorire residenzialità e visitatori nel quadro del sistema di politica estera complessiva. Insomma una sensibile dose di attenzioni e sollecitazioni che partono dal passato e che oggi sono al centro di una visione generale progettuale di tutti.
Assisi non a caso è a vocazione internazionale tra attività di alto bordo istituzionale e di visite di principali capi di stato, l’ultimo quello della cancelliere tedesca Merkel, ospite del Convento francescano per ricevere simbolicamente uno strumento di pace per attività svolte e in itinere sui temi della distensione e della pace. Assisi, dunque, con i riflettori puntati oltre per le sue attività di vita quotidiana ma anche per ciò che la storia le ha assegnato dal tempo.
LORENZO CAPEZZALI – ASSISI (PG)