A cura di Angelo Sandri (Udine) * segreteria.nazionale@dconline.info * 342-9581946 * Segretario politico naz.le Democrazia Cristiana e Direttore Responsabile <IL POPOLO>
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< Assistiamo al sorgere di molte “Democrazie Cristiane … de noatri”: “cui prodest ?” >
Gli esperti ci dicono che dobbiamo abituarci ad una Società multietnica.
Figuriamoci se non possiamo prepararci ad una Società multidemocristiana ….
Direi che è pressochè scontato.
Però dato il proliferare di un considerevole numero di “esperienze” democristiane più o meno robuste, autorevoli, sostanzione… la domanda sorge spontanea: < Cui prodest ? >
Eh già, perchè sempre i latini ci avevano insegnato la tecnica del < divide et impera >, E dopo i latini tutta una serie di abiti pensatori socio/politici il più famoso dei quali (ai tempi in cui ero più “giovine) risultava essere Antonio Gramsci che come disturbatore in campo altrui non era certo insignificante.
E’ quindi il fatto che sorgano copiose tutta una serie di Democrazie Cristiane che ai tempi della Democrazia Cristiana, (quella vera!) non sarebbero valse nemmeno una sezione degna di grande attenzione ci lascia obbligatoriamente dubbiosi e ci riproponiamo la domanda. < Cui prodest ? >.
Un’altra cosa che ci lascia perplessi è che queste Democrazie Cristiane … “de noatri”, come direbbero a Roma, poco hanno a che fare con un’osservanza ed una coerenza con quelli che possiamo definire gli interessi sostanziaali della Democrazia Cristiana che fu di Don Sturzo, De Gasperi e Aldo Moro.
Per l’amor del cielo: in questa valle di lacrime nessuno è perfetto, lo si sa.
Ed anche sappiamo che < chi è senza peccato, scagli la prima pietra >.
Però ciò non puo’ nemmeno significare che ognuno gli fà quel che gli pare e che basta raccontarla a proprio modo e si ha senz’altro ragione…
Non ho la pretesa di fare un trattato esaustivo sul significato intrinseco della Democrazia Cristiana del Terzo Millennio e rimando alla prossima puntata ulteriori considerazioni e conclusioni.
Ma una cosa intendiamo ribadirla a chiare lettere a futura memoria.
Esistono democratici cristiani che non sono disponibili a barattare per nulla al mondo i valori fondamentali del nostro partito che non sono soltanto il nome, il simbolo e lo Statuto vigente della Democrazia Cristiana.
Queste sono le premesse fondamentali a cui vanno aggiunti il rispetto per la metodologia democratica nella determinazione delle delibere assunte; nella scelta della classe dirigente, ad ogni livello di competenza; nella linea politica da adottare e nei programmi da perseguire.
Il tutto nell’ottica del Bene Comune e nel rispetto di quei principi di Sovranità popolare su cui si basa la nostra Republica italiana.
A cura di Angelo Sandri (Udine) * segreteria.nazionale@dconline.info * 342-9581946 * Segretario politico naz.le Democrazia Cristiana e Direttore Responsabile <IL POPOLO>
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