di ROMUALDO PELLEGRINI
Seguo spesso le informazioni metereologiche/climatiche, perchè ad una certa età bisogna farsi trovare pronti a salvaguardare la propria salute.
Dopo una seconda metà del mese di Maggio caratterizzata sí da precipitazioni temporalesche, ma anche da temperature più alte della norma, complice l’espansione di un anticiclone africano, pure le prossime settimane subiranno un trend termico sempre sopra la media, con frequenti picchi di caldo ed effimeri sporadici episodi piovosi.
Nonostante brevi fugaci apparizioni di fronti perturbati atlantici che timidi solcheranno i nostri cieli la prossima settimana, tutto il periodo preso in esame ovvero fino ad almeno la metà del mese di Giugno, sarà caratterizzato da valori termici di almeno 5 gradi sopra le medie da Nord a Sud, nonostante una breve parentesi tra Lunedì 4 e Martedì 5 Giugno.
Tale previsione è resa possibile con un elevato grado di affidabilità dalla tecnica “ensemble”, un metodo ormai consolidato a livello internazionale che tiene conto di tutte le possibili evoluzioni meteorologiche partendo da dati opportunamente mutati, una visione d’insieme appunto, come dice la parola stessa di origine francese.
La persistenza di temperature più alte del normale non può che farci tornare alla mente lo scorso anno quando l’anticiclone sub-tropicale continuò da fine Maggio fino ad Agosto a pompare masse d’aria di matrice africana verso l’Italia.
Ma che accade al nostro Clima? Ormai da quindici anni si ripete la solita storia: anticicloni africani si sostituiscono sempre più frequentemente al mite e più famoso Anticiclone delle Azzorre che baciava l’Estate Italiana con cieli azzurri e rapidi temporali di calore solo sui monti.
Oggi si alternano invece fiammate africane a veloci perturbazioni associate a nubifragi forieri di grandine e pure devastazione; tutto questo è quello che i climatologi chiamano estremizzazione e/o tropicalizzazione del clima. Ma secondo voi è tutta colpa dell’Uomo? Riflettiamo…
ROMUALDO PELLEGRINI – CASSANO ALL’IONIO (CS)