L’Unione Europea è, o dovrebbe essere, quel luogo (e quel mercato) senza barriere per chi gode della cittadinanza Ue. Pedaggio autostradale unico, primo accordo tra Paesi Ue, Il nuovo sistema renderà più agevole applicare in Europa il principio – che l’Italia ha inventato con la costruzione della sua prima autostrada – del pagamento basato sulla distanza percorsa.
Intesa tra le istituzioni Ue sul nuovo sistema elettronico per i pedaggi autostradali che sarà valido in tutti i Paesi europei. Questo renderà i diversi meccanismi nazionali dei 28 interoperabili tra di loro, rendendo così possibile pagare i pedaggi con un unico abbonamento e un unico telepass validi nell’intera Europa. In questo modo, oltre a semplificare la vita agli automobilisti, si metterà fine anche alle frodi in quanto verrà messo in piedi un sistema di scambio di informazioni tra gli stati membri sulle targhe dei veicoli stranieri che non pagano il dovuto quando transitano in un altro Paese Ue. Inoltre il nuovo sistema renderà più agevole applicare in Europa il principio – che l’Italia ha inventato con la costruzione della sua prima autostrada – del pagamento basato sulla distanza percorsa e non più sui “bollini”di durata temporale. E faciliterà l’introduzione futura anche del principio del “chi inquina paga” che dovrà entrare in vigore per raggiungere gli obiettivi climatici Ue. Ora l’intesa dovrà ricevere l’ok formale dei 28 e dell’Europarlamento.
Il risparmio per gli automobilisti europei sarebbe di tutto rispetto: ben 370 milioni di euro all’anno. E anche i gestori ne trarrebbero benefici, recuperando 150 milioni di euro annui di pedaggi non pagati da utenti di altri paesi Ue. Sono i vantaggi che, secondo i calcoli dei suoi promotori, porterebbe il servizio unico di telepedaggio europeo.
La proposta è arrivata al Parlamento Ue e porta la firma, tra gli altri, dell’eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini. “E’ assurdo – dice Salini, che ha presentato la proposta in commissione Trasporti – che oggi, nel mercato unico più grande e avanzato del mondo, le imprese debbano dotarsi di sei o sette diversi apparecchi di bordo per effettuare i pagamenti e circolare sulle autostrade dell’Unione, o che ad un paese sia praticamente impossibile, a causa della mancata armonizzazione normativa, garantire la riscossione dei mancati pagamenti del pedaggio da parte di utenti di un altro paese membro”.
Per l’eurodeputato italiano, “serve un’unica base giuridica europea che superi la logica degli accordi bilaterali tra Stati, riduca costi e burocrazia, creando le condizioni affinché il servizio di bordo dei veicoli dialoghi con le infrastrutture di tutti i paesi Ue, semplificando così la vita di cittadini e imprese. Nella revisione della direttiva – conclude Salini – la priorità dell’Eurocamera deve essere quella di garantire l’interoperabilità dei pedaggi tra i paesi membri”.
dal web di Antonio Gentile