Non è la prima volta che atti vandalici portano la firma di teppisti sconsiderati, che pur di passare una notte brava, non si rendono conto della gravità che arrecano al patrimonio culturale e politico e sociale.
A volte bisogna sopportare la vista di rifiuti abbandonati e panchine e giardini danneggiati. I vandali in azione nel quartiere Murattiano di Bari non risparmiano neanche il monumento dedicato ad Aldo Moro. La lapide in ricordo del presidente della Dc ucciso per mano delle Brigate Rosse nel maggio del 1978 è stata divelta e gettata nell’aiuola della piazza antistante la stazione che ospita il mezzo busto e ha il nome dello statista originario di Maglie (Lecce).
A denunciarlo è il comitato di cittadini di Piazza Umberto, che ha fotografato l’oltraggio alla memoria di Moro. Non è chiaro se la mano dei vandali abbia un movente politico o se si tratti soltanto di un semplice gesto balordo. “I giardini di piazza Umberto e piazza Moro – scrivono dal comitato – come di consueto, si presentano ogni giorno come delle discariche ed un solo operatore Amiu che cerca di ripulire e rimuovere bottiglie, lattine, cartoni, siringhe e tanto altro”.
La lapide riporta inciso il discorso di Papa Paolo VI, datato 21 aprile 1978, rivolto ai brigatisti nei giorni della prigionia, seguita al sequestro: “Uomini delle Brigate rosse – conclude – lasciate a me la speranza che ancora nei vostri animi alberghi un vittorioso sentimento di umanità. Io ne aspetto pregando, e pur sempre amandovi, la prova”.
La lapide era stata vandalizzata una prima volta lo scorso 27 giugno. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, esprime “il più fermo sdegno per un gesto che può avere tante origini, ma che resta sotto ogni aspetto inaccettabile e stupidamente barbaro”. “Occorre – rileva – ripristinare al più presto l’integrità di un importante simbolo storico nel centro della città”. Per Loizzo, “questo atto si inserisce in un quadro di generale degrado di una zona importante del capoluogo, davanti alla stazione centrale”.
È un nuovo esempio inaccettabile di una situazione assolutamente invivibile – evidenzia Loizzo – a danno dei residenti e di chiunque si trovi ad attraversare la zona”. “Di sera, tanto piazza Moro che piazza Umberto – sottolinea il presidente del Consiglio regionale – si trasformano in una terra di nessuno, soggetta a violazioni, vandalismi, reati di vario genere. Questo non può accadere e sollecita maggiore controllo, a tutela del rispetto delle leggi e delle regole civili”. “Torno a chiedere – conclude – che il monumento a Moro venga riparato rapidamente e sottoposto ad una vigilanza assidua”.
Riferimenti dal web di Antonio Gentile