< BIAGIO PASSARO (DEMOCRAZIA CRISTIANA) RISPONDE A MATTEO SALVINI SULLA CATRASTROFICA CRISI IDRICA IN SICILIA: IL PONTE PUO’ ASPETTARE, I SICILIANI NO ! >
Abbiamo avvicinato il Dott. BIAGIO PASSARO (Modena) per poter affrontare con lui un argomento (purtroppo) di stringente attualità e che sta suscitando non poche perplessità sull’atteggiamento del Governo italiano ritenuto in proposito a dir poco superficiale: la drammatica crisi idrica in regione Sicilia.
Biagio Passaro è attualmente Segretario Elettorale nazionale della Democrazia Cristiana italiana ed anche Segretario nazionale del Dipartimento “Attività economico-produttive e per la Tutela del Made in Italy” della D.C. Italiana ed Internazionale.
Fa parte del Consiglio Nazionale e della Direzione Nazionale del partito dello Scudo Crociato.
A lui dunque la parola anche in polemica sulle attuali posizioni del Governo italiano ed in particolare di Matteo Salvini.
<< La recente emergenza legata alla fornitura idrica ad Agrigento, con l’utilizzo di autobotti e taniche per distribuire acqua ai cittadini, solleva interrogativi fondamentali sullo stato delle infrastrutture idriche nella regione e più in generale sulle politiche di gestione delle risorse idriche in Italia.
In particolare esplodono ampi dubbi sulle scelte scellerate di questo Governo, con cittadini sempre ultimi e sprechi economici sempre al primo posto.
In Sicilia non c’è l’acqua ma c’è la volontà politica (ed anche l’acqua) per costruire il famigerato ponte !
Ricordiamo che il ponte è solo uno dei 𝟭𝟳 𝗰𝗮𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗶 e 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮 di ben 𝟯𝟵 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗰𝘂𝗯𝗶 𝗱’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮!
Dall’altra parte la procedura “step by step” per il progetto esecutivo, conferma che il ponte è utile solo a chi deve guadagnarci!
Una roba da terzo mondo !
Il fatto che gli abitanti debbano attendere fino a dieci giorni per ricevere nuovi rifornimenti di acqua solleva serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza idrica e alla qualità della vita nella zona.
Questa situazione mette in evidenza la fragilità delle risorse idriche; la fragilità del Governo e della regione Sicilia; indica la necessità di adottare misure urgenti per garantire un accesso costante e affidabile all’acqua potabile per tutti i cittadini siciliani.
Il dibattito si concentra su diverse questioni cruciali.
Da un lato, è importante esaminare la responsabilità delle autorità locali e nazionali; dall’altro, occorre considerare l’impatto delle attività umane sull’ambiente e sulle risorse idriche, nonchè promuovere pratiche sostenibili di gestione idrica per prevenire crisi simili in futuro.
Emerge la necessità di coinvolgere attivamente la comunità locale nel processo decisionale riguardante la gestione delle risorse idriche, ascoltando le loro esigenze e promuovendo una maggiore consapevolezza dell’importanza di un uso responsabile dell’acqua.
Inoltre, è essenziale incentivare l’innovazione tecnologica e la ricerca di soluzioni alternative per garantire una fornitura idrica costante e di alta qualità.
Altri paesi con problemi simili al nostro (ed alcuni per lo più meno sviluppati del nostro, non sono stati con le mani in mani per affrontare il problema.
Alcuni esempi: Arabia Saudita, Australia, Corea del Sud, Giappone, Israele sono tra i Paesi che nel mondo hanno investito di più sui dissalatori.
I sauditi per esempio coprono con l’acqua desalinizzata circa la metà della domanda di acqua dolce del Paese, in cui vivono 33 milioni di persone.
In conclusione: il Governo dovrebbe utilizzare i finanziamenti del PNNR anche per affrontare per la catastrofica situazione ad Agrigento e nella Sicilia.
Matteo Salvini e company stanno invece andando nella direzione opposta a quello che chiedono i Siciliani.
Il ponte può aspettare, i siciliani no! >>
A cura di Dott. GIACOMO TALPONE (Alessandria)
giacomo.talpone@dconline.info * Cell. 329-9095722 *
Vice-Segretario Organizzativo nazionale Vicario della Democrazia Cristiana
Segretario Organizzativo regionale della Democrazia Cristiana della Regione Piemonte
Componente del Consiglio nazionale e della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
È vergognoso!!!!!!! Il ponte, il ponte cosa centra? È 30 anni che nessuno fa niente adesso e colpa del ponte che non c’è l’acqua? Mi dispiace dirlo ma sono contento anzi c’è né ancora troppa???? Hanno i tre dissalatori più g andò d’Europa fermi!!!! Trapani funziona al 30% ma ributta acqua a mare perché non hanno le condotte, gela: 16 anni che è fermo e sentite sentite ci costa 830.000€ SL MESE E NESSUNO AFREGA NIENTE poi hanno 64 bacini idrici 12 funzionanti ma non vi fate schifo!!!!!!! Con tutto soldi che vi mandiamo????? E piangere non abbiamo acqua arrangiatevi come dice il NS amico Monaco,. Gino tufani