C’è chi le colleziona, chi le scambia febbrilmente e poi c’è Pedro che a 8 anni le sue figurine Panini se le è disegnate. Il piccolo vive nella brasiliana Bauru, città che evidentemente ha qualcosa nell’aria che ispira il genio: qui, nel 1952 e per quattro anni, O Rei Pelé ha iniziato a riscrivere il gioco del calcio prima di andare al Santos.
Pedro è un amante del calcio, ma lo stipendio da cassiera di Gleice, la madre, non permette di regalargli la collezione di figurine. Genio, si diceva: Pedro a scuola vede i compagni che aprono, incollano e barattano figurine e decide di farsi le sue, ricalcando lo stile Panini, ne ha disegnate 126 – su 682 dell’album in commercio e ha interpretato a modo suo Neymar, Messi, gli stemmi delle nazionali e pure il frontespizio. Tutto su un quaderno senza copertina ma pieno di fantasia e di ingegno.
Pedro è un bambino appassionato di calcio , che a scuola vede di continuo i suoi compagni mentre scartano, incollano e scambiano le loro figurine improvvisandosi grandi intenditori. Purtroppo Gleice, la madre, con il solo stipendio da cassiera nella città di Bauru, in Brasile , non può permettersi di regalare al figlio l’album dei calciatori tanto amato dai bambini, così il piccolo Pedro, per soddisfazione personale e per non gravare sul bilancio famigliare, ha pensato bene di disegnarle da sè, ispirandosi allo stile Panini.
Sul suo quaderno ha reinterpretato calciatori come Neymar e Messi, oltre agli stemmi delle nazionali e al frontespizio. Ad oggi ha già disegnato 126 figurine, su un totale di 682 comprese nella collezione completa.
La sua creatività è diventata fonte d’ispirazione anche perchè il modo propositivo di affrontare la sua situazione economica è diventato fonte di motivazione per gli altri bambini della sua scuola. La maestra Maria Cristina Herculani afferma: “Parliamo di lui quando dobbiamo motivare i ragazzi”. L’iniziativa di Pedro ha riscosso molto entusiasmo tra i compagni, tanto che l’insegnate continua ”è piaciuta così tanto che anche loro hanno voluto disegnare alcune figurine”. Nel frattempo, la raccolta di Pedro è arrivata fino alla sede messicana della Panini, la quale ha pubblicato con un tweet l’intenzione di riservare al piccolo disegnatore una sorpresa.
Una bella storia che ha però come sfondo la povertà, nonostante l’operato di numerose associazioni e organizzazioni internazionali che ogni anno lottano contro la povertà, il tasso dei bambini in condizioni socio-economiche disagiate presenta ancora un grosso problema su scala mondiale. Un problema che, per effetto della crisi, non riguarda solo le zone del cosiddetto ”Sud del mondo”, ma anche il nostro Paese. In Italia, secondo le ultime stime effettuate dall’Istat, ci sono ben 1,2 milioni di minori in condizioni di povertà assoluta, una cifra davvero molto alta che mina alla qualità della vita e alle opportunità future di questi bambini.
Pedro è senz’altro un buon esempio di sfrontatezza nei confronti dei limiti che la fragilità economica impone, però è altrettanto vero che la povertà è un dato di fatto che non va ignorato ma affrontato. Un quaderno che è un tesoro ed è motivazione per gli altri ragazzi della sua scuola: “Parliamo di lui quando dobbiamo motivare i ragazzi, ha raccontato la sua maestra di ginnastica, Maria Cristina Herculani . L’idea è piaciuta così tanto che anche loro hanno voluto disegnare alcune figurine”.
https://www.youtube.com/watch?v=hfXgYErDEKg
La storia di Pedro ha conquistato tutti e anche la Panini, che ha deciso di promettere un premio. Con tutta probabilità, il bimbo riceverà un album completo di tutte le figurine, ma con un’edizione speciale: l’aggiunta della figurina dedicata proprio a lui.
Di Antonio Gentile