A cura di Dott. ANGELO SANDRI (Cervignano del Friuli/Udine)
Segreteria nazionale della Democrazia Cristiana
Direttore Responsabile de IL POPOLO della Democrazia Cristiana
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< BUON NATALE A TUTTI ! IN QUESTI TEMPI ASSAI DIFFICILI L’AUGURIO PER UN SANTO NATALE IN PACE E SERENITA’ ANCHE DA PARTE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA. >
< In questi tempi assai difficili l’augurio a tutti per un Santo Natale da trascorrere in pace ed in serenità ! >
Mons. Tonino Bello (1935/1993), Vescovo cattolico italiano, scrisse – in occasione di un Santo Natale degli anni scorsi – una lettera (molto significativa) a Gesù Bambino che nasce !
<< Caro Gesù, voglio scrivere a te. Per tanti motivi. Prima di tutto, perché so che tu mi leggerai di sicuro e la mia lettera non rischierà di finire come le Tue.
Ce ne hai scritte tante, e sono tutte lettere d’amore, ma noi non le abbiamo neppure aperte. Nel migliore dei casi, le abbiamo scorse frettolosamente e con aria annoiata.
Poi, perché so che tu non ti fermi all’analisi estetica di ciò che dico. Tu vai sempre al nocciolo, o alla radice, e sei imbattibile a leggere sotto le righe.
E anche stavolta, ne sono certo, sotto le righe sai scorgere il mio cuore gonfio di paure e di speranze, di preoccupazioni e di tenerezze.
Poi, perché tu rispondi sempre, e non passi mai nulla sotto silenzio.
Non c’è volta che tu ti rifiuti di ricambiare il saluto o di accusare ricevuta. Con gli altri, lo sai, non sempre è così. Più che la ricevuta, sembra che accusino il colpo.
Ma, soprattutto, scrivo direttamente a Te, perché so che a Natale ti incontrerai con tantissime persone che verranno a salutarti.
Tu le conosci ad una ad una. Beato Te, che le puoi chiamare tutte per nome. Io non ci riesco.
Dal momento, però, che passeranno a trovarTi, se non nell’eucaristia e nei sacramenti almeno nel presepe, perché non suggerisci loro, discretamente, che non te ne andrai più dalla terra e che, pur trovandoti altrove per i Tuoi affari, hai un recapito fisso nella Tua Chiesa, dove ti potranno incontrare ogni volta che lo vorranno?
Ed a proposito di recapito, non pensi che la tua Chiesa, il cui grembo hai deciso di abitare per sempre dopo aver abitato per nove mesi quello di tua Madre, abbia bisogno di qualche restauro?
Si tratterà, caro Signore, di restauri costosi, perché da ricca deve diventare povera; da superba deve divenire umile; da troppo sicura deve imparare a condividere le ansie e le incertezze degli uomini; da riserva per aristocratici deve divenire fontana del villaggio.
Chi è profano in certe faccende pensa che sia restauro quasi senza spese, sottocosto, perché si tratta di ridurre invece che di accrescere. Invece io so che occorre uno di quegli stanziamenti fortissimi della Tua grazia, perché, se no, non se ne farà nulla.
Visto che mi sono messo sulla strada delle raccomandazioni, posso approfittare dell’amicizia per fartene qualche altra?
Aiuta me e tutti i miei fratelli sacerdoti a lasciarci condurre dallo Spirito, che è Spirito di libertà e non di soggezione. Spirito di giustizia e non di dominio, Spirito di comunione e non di rivalità, Spirito di servizio e non di potere, Spirito di fratellanza e non di parte.
Dona ai laici della nostra Chiesa la gioia di Te, che fai nuove tutte le cose. Ispira in essi i brividi dei cominciamenti, le freschezze del mattino, l’intuito del futuro.
Esorcizza nelle nostre comunità la paura del vuoto, l’impressione che si campi solo sulle parole, il sospetto che, di ardito, amiamo solo le metafore. Metti nel cuore di chi sta lontano una profonda nostalgia di te.
Asciuga le lacrime segrete di tanta gente, che non ha il coraggio di piangere davanti agli altri. Entra nelle case di chi è solo, di chi non attende nessuno, di chi a Natale non riceverà neppure una cartolina e, a mezzogiorno, non avrà commensali. Gonfia di speranze il cuore degli uomini, piatto come un otre dissecato dal sole
Ricordati di tutti i poveri e gli infelici, i cui nomi hanno trovato accoglienza sterile solo sulla mia agenda, ma non ancora nel mio impegno di Vescovo, chiamato a presiedere alla carità. Ricordati, Signore, di chi ha tutto, e non sa che farsene: perché gli manchi Tu.
Buon Natale, fratello mio Gesù, che oltre a vivere e regnare per tutti i secoli, muori e sei disprezzato, minuto per minuto, su tutta la faccia della terra, nella vita sfigurata degli ultimi. Tonino Bello. >>
E vorremmo chiudere questa breve riflessione natalizia con la preghiera che ci ha insegnato San Giovanni Paolo II: < Preghiera a Gesù Bambino >.
<< Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli. Accarezza il malato e l’anziano.
Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace!
Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione, dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme, che ci salvi liberandoci dal peccato.
Sei Tu il vero e unico Salvatore, che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della Pace, dono di pace all’intera umanità, vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia! Amen. >>
BUON NATALE A TUTTI !
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Angelo grazie di cuore per la straordinaria riflessione dell’ indimenticabile mons. Tonino Bello . Il Vescovo tra, con e per i poveri. Un autentico augurio di buon Natale che contraccambio a te e famiglia.