A cura di * ANTONIO SPADOLINI (Forlì)
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Segretario Organizzativo regionale della Democrazia Cristiana della regione Emilia Romagna
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Segretario Organizzativo regionale della Democrazia Cristiana della regione Veneto
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Segretario Organizzativo provinciale della Democrazia Cristiana della provincia di Rovigo
< CENNI STORICI SUL PARTITO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DALL’ANNO 1943 AL 2022>
Abbiamo voluto approfondire – grazie anche al valido ausilio di gruppi di amici D.C. che con noi hanno all’uopo collaborato – alcuni cenni storici sulla Democrazia Cristiana visto che tante inesattezze circolano sul conto di questo grande partito che si può ben definire il più importante della storia della Repubblica italiana.
La Democrazia Cristiana (abbreviata in DC e soprannominata anche la “Balena Bianca”) è un partito politico italiano di ispirazione democratico-cristiana e moderata, fondato nel 1943 (15 dicembre 1943, NDR) ed tuttora attivo, ben vivo e vegeto, nonchè presente con le sue strutture operative su tutto il territorio nazionale italiano.
La Democrazia Cristiana – in particolare – ha avuto un ruolo cardine nel secondo dopoguerra italiano e nel processo di integrazione europea.
Esponenti democristiani hanno fatto parte di tutti i Governi italiani dal 1944 al 1994, esprimendo la maggior parte delle volte il presidente del Consiglio dei Ministri.
La Democrazia Cristiana, in quel periodo, è sempre stata il primo partito alle consultazioni politiche nazionali a cui ha partecipato, con la sola eccezione delle elezioni europee del 1984.
La Democrazia Cristiana raccolse l’eredità del Partito Popolare di Don Luigi Sturzo.
Formatasi tra il 1942 ed il 1943 da ex esponenti del Partito Popolare, assieme a gruppi cattolici antifascisti ed a giovani provenienti dall’Azione Cattolica, coordinati da Alcide De Gasperi, proprio con lui arrivò ad ottenere la guida del Governo, affermandosi come partito di maggioranza relativa e contribuendo alle più originali evoluzioni di pensiero e di organizzazione dal secondo dopoguerra.
Con Amintore Fanfani e con Aldo Moro venne notevolmente potenziata l’organizzazione del partito e si pose in essere una strategia di avvicinamento ai socialisti, dando origine al concetto di “centro-sinistra”, strategia sfociata nel Governo Fanfani (DC-PSDI-PRI) e con l’appoggio esterno del PSI.
Aldo Moro cercò di far convergere i comunisti nell’area di Governo per dare una stabile direzione al Paese con la formula della “solidarietà nazionale” ed assicurare all’esecutivo un sostegno parlamentare comprendente tutti i partiti dell’arco costituzionale.
Sforzo vanificato dalla sua uccisione da parte delle Brigate rosse nel 1978.
Negli anni ’90, con Arnaldo Forlani e Giulio Andreotti, la DC si diresse verso una gestione caratterizzata dal rapporto preferenziale con i socialisti, fino al 1993, quando il nuovo Segretario nazionale Mino Martinazzoli, insieme ad altri, avviò un radicale processo di trasformazione della DC e, fuoriuscendone, formò il Partito popolare italiano (PPI).
Questa decisione fu subito contestata in quanto la Democrazia Cristiana non è mai stata sciolta da un Congresso nazionale di scioglimento del partito che a termini statutari mai venne convocato, nè mai si tenne.
Tant’è che Flaminio Piccoli, con un folto gruppo di tesserati, tenne in vita la Democrazia Cristiana storica, guidandone la sua attività continuandone l’attività fino al 13 aprile 2000 (giorno della sua scomparsa).
Subentrato l’On. Clelio Darida, che ha quindi guidato la Democrazia Cristiana nel periodo aprile/settembre 2000, venne chiamato alla guida della D.C. l’On. Carlo Senaldi (2000/2002) che ebbe il merito di convocare nei giorni 3 e 4 luglio 2002, a Roma (Hotel Palatino, di via Cavour), l’Assemblea generale degli iscritti della Democrazia Cristiana degli anni 1992/1993.
Tale Assemblea generale degli iscritti 1992/1993 determinarono la vigenza del partito e ripristinarono gli organismi direttivi dello stesso, eleggendo l’On. Carlo Senaldi quale Presidente nazionale della Democrazia Cristiana ed il Dott. Angelo Sandri Segretario politico nazionale della D.C. (4 luglio 2002).
Varie importanti decisioni vennero assunte da quella Assemblea generale tra cui quella di determinare – all’unanimità – il simbolo del partito della Democrazia Cristiana nel classico scudocrociato di colore rosso, su fondo bianco, con la scritta < LIBERTAS > sulla banda orizzontale della croce (simbolo di degasperiana memoria).
Venne confermata la vigenza dello Statuto della Democrazia Cristiana così come era stato deliberato dal Consiglio nazionale della D.C. nell’ottobre del 1984.
Si decise la convocazione del XIX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana, che in seguito si svolse nei giorni 7 ed 8 dicembre 2003, al Teatro Capranichetta di Roma, eleggendo il dott. Giuseppe Pizza, a Segretario politico nazionale D.C.
Si decise di incardinare al Tribunale di Roma una causa per il riconoscimento dei diritti del partito della Democrazia Cristiana e con la richiesta che venissero meno i tentativi di intralciare l’azione politica ed organizzativa del più grande partito della storia repubblicana.
Causa che venne presentata con atto di citazione a firma di Carlo Senaldi (Varese), Angelo Sandri (Udine), Giancarlo Travagin (Novara) ed altri, presso il Tribunale civile di Roma nel settembre del 2002, sotto l’egida dell’Avvocato Bruno Panizzo (del foro di Udine).
Causa che portò dopo vari anni ed i tre gradi di giudizio svoltisi dal 2002 al 2010, alla storica sentenza della Corte di Cassazioni Unite (sentenza numero 20.555 del dicembre 2010) e che sentenziò in modo inappellabile la vigenza della della Democrazia Cristiana, e che tuttora opera su tutto il territorio nazionale in base allo Statuto vigente del partito dello scudocrociato.
In particolare richiamiamo anche lo svolgimento del XX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana svoltosi a Trieste nei giorni 28/30 aprile 2005; il XXI Congresso nazionale della Democrazia Cristiana svoltosi a Milano nei gg. 8 e 9 febbraio 2009; lo storico XXII Congresso nazionale della Democrazia Cristiana, svoltosi a Perugia nei gg. 14 e 15 dicembre 2013.
Questo XXII Congresso nazionale della Democrazia Cristiana diede attuazione alla storica sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite del dicembre 2010.
Vi fu poi il XXIII Congresso nazionale della Democrazia Cristiana e che venne celebrato a Roma nei giorni 8 e 9 luglio 2017.
La pesante pandemia di questi due ultimi anni ha rallentato notevolmente l’attività (di presenza) della Democrazia Cristiana ma è intenzione della Dirigenza nazionale del partito dello scudocrociato procedere con solerzia, nel corso dell’anno 2022, alla convocazione del XXIV Congresso nazionale della Democrazia Cristiana, così come necessario in relazione alle norme vigenti dello Statuto della Democrazia Cristiana.
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Ringrazio di cuore gli amici democratici cristiani per questo utilissimo articolo che evidenzia la resistenza democratico cristiana di democratici cristiani veri e autentici come l on. Flaminio Piccoli, Clelio Darida, Senaldi, Angelo Sandri che con le loro lungimiranti azioni ha mantenuto in vita il nostro importante partito da sempre e per sempre punto di riferimento imprescindibile della vita politica italiana.
Viva la DEMOCRAZIA CRISTIANA