A cura di Franco Capanna (Teramo)
franco.capamma@dconline.info * cell. 345-1594496 *
Presidente nazionale Vicario del Movimento Seniores della Democrazia Cristiana italiana
Segretario regionale Mov. Seniores della Democrazia Cristiana della regione Abruzzo
Sindacalista – Giornalista – Scrittore
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< Chiesto intervento della Premier Giorgia Meloni per il caso Franco Capanna: centinaia di aziende famose usano il nome dell’editorialista de < IL POPOLO > della DEMOCRAZIA CRISTIANA. Indagini in corso ! >
Ormai siamo di fronte ad una tempesta di pubblicità che vede offrire prodotti di ogni tipo, a nome mio, ovvero Franco Capanna.
Le indagini sono in corso come numerose mail inviate a queste aziende italiane e straniere.
In Italia il termine “testimonial” viene utilizzato anche per definire un messaggio pubblicitario, la cui veridicità viene attestata da una celebrità, da un personaggio fittizio (che può essere anche un disegno animato), da un consumatore-tipo o da un individuo, in qualche modo investiti di autorevolezza nel settore in questione.
Tutto ha inizio con JEFF BEZOS che si prendeva la mia lettera scritta alla Premier GIORGIA MELONI e metteva in vendita su Amazon.
Da quel giorno le pubblicità sono come un fiume in piena e tante le mail a questi marchi famosi per avere una spiegazione e tentare una trattativa.
Chi scrive vero che ha alcuni titoli ma comunque non indicate.
Ma non legali profit altrui con mia immagini che per correttezza si invita contattarmi da parte di Bezos o Rizzoli, Mondadori,e tanti altri.
L’etimologia del termine, infatti, rimanda ai concetti di “testimoniale” e di “testimonianza”, dunque riferiti all’azione di attestare i benefici o l’affidabilità di qualcosa o di qualcuno. In questo senso, il concetto di “testimonial”, in una comunicazione pubblicitaria, riguarda il processo di associazione di una persona o di un personaggio noto a un prodotto, come modo per aumentarne la relativa credibilità e anche la fiducia del relativo “target” nei confronti di questi oppure del “brand£ stesso.
Ovviamente lo scopo di quest’associazione può essere anche trasferire la popolarità del testimonial al prodotto o al brand pubblicizzato, in particolare nei casi in cui vengono ripresi per esempio celebrità famose o personaggi inventati, come dei disegni animati già noti al pubblico.
È possibile in questo modocatalizzare l’attenzione del target di riferimento verso il prodotto o brand.
Il testimonial si distingue dal “brand ambassador” il cui rapporto con l’azienda tende a essere solitamente più duraturo nel tempo rispetto al primo.
In genere, infatti, il testimonial viene ripreso in un solo spot pubblicitario oppure in una sola campagna pubblicitaria del brand. Inoltre, il legame del brand ambassador può avere un carattere più “profondo” con il brand, nel senso che egli tende ad avere un ruolo più attivo nella promozione del prodotto rispetto alla mera comparsa negli spot o in altri tipi di annunci.
È importante che il testimonial abbia immagine e caratteristiche coerenti con il prodotto, con la brand identitye con il messaggio che l’azienda vuole trasmettere, affinché gli attributi del personaggio possano essere in qualche modo “trasferiti” al prodotto o al brand pubblicizzati senza che il pubblico percepisca qualche forma di incoerenza tra loro.
È possibile distinguere diverse tipologie di testimonial advertising, utilizzate di solito dalle aziende per promuovere e attestare l’affidabilità di un prodotto.
Molto spesso i brand sfruttano la popolarità di personaggi famosi per accrescere la “brand awareness” e promuovere l’uso di un prodotto.
La scelta di personaggi famosi può essere utile nel caso in cui si voglia aumentare il senso di familiarità nei confronti di un nuovo prodotto o di una marca.
Poiché, come detto, l’identità del personaggio scelto deve essere in linea con il prodotto o con la marca in questione, non raramente la scelta di una celebrità specifica viene fatta per trasmettere un messaggio preciso sul brand, sulle sue caratteristiche e sull’eventuale status o target a esso associato.
Molto spesso i brand sfruttano la popolarità di personaggi famosi per accrescere la “brand awareness” e promuovere l’uso di un prodotto.
La scelta di personaggi famosi può essere utile nel caso in cui si voglia aumentare il senso di familiarità nei confronti di un nuovo prodotto o di una marca.
Poiché, come detto, l’identità del personaggio scelto deve essere in linea con il prodotto o con la marca in questione, non raramente la scelta di una celebrità specifica viene fatta per trasmettere un messaggio preciso sul brand, sulle sue caratteristiche e sull’eventuale status o target a esso associato.
Scritto da Franco Capanna
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Non scrivere’va me autore i vostri commenti ma in questa sede.
Grazie