A cura di Dott. Nicola Zuin (Venezia)
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Vice-Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana
Direttore editoriale de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< Centro Medico di Foniatria a Padova: si punta a diventare un polo di riabilitazione a 360 gradi per tutto ciò che concerne il bambino nell’età evolutiva ! >
Riprendiamo l’argomento concernente il < Centro Medico di Foniatria > esistente a Padova (in Via Bergamo n. 10) e diretto dal Prof. Giuseppe Cossu, di cui abbiamo già parlato recentemente dalle colonne di questo stesso giornale < IL POPOLO > al fine di voler approfondire il funzionamento di questo centro di eccellenza medica.
Che cosa dunque caratterizza in particolare il Centro Medico di Foniatria padovano?
La Dott.ssa Silvia Gerola, Coordinatrice dell’unità di neuroriabilitazione e Responsabile del progetto di “tele-riabilitazione” in essere presso questo Centro Medico, ci tiene a sottolineare come il desiderio di essere e di diventare un polo di riabilitazione a 360° gradi per tutto ciò che concerne il bambino/l’età evolutiva è la molla che spinge ad operare con il massimo impegno e determinazione.
Vi è un approccio multidisciplinare: il nostro è davvero un lavoro di equipe – sottolinea ancora la dott.ssa Silvia Gerola – in cui il lavoro dell’uno è complementare al quello dell’altro.
Durante il percorso di diagnostica ciascuna figura professionale, nella propria specificità, indaga/valuta/analizza i tasselli di propria competenza con l’obiettivo di creare il profilo di funzionamento neurocognitivo di quello specifico bambino.
Il profilo del bambino è per noi una vera e propria mappa che ci guida in modo molto accurato durante il percorso di riabilitazione. Ogni bambino ha il proprio programma di riabilitazione costruito ad hoc in base alle sue competenze.
Una caratteristica peculiare della diagnostica e della riabilitazione dei disturbi del neurosviluppo, è costituito dall’interdisciplinarietà dell’approccio clinico: in questi bambini, infatti, un danno cerebrale precoce può compromettere simultaneamente abilità diverse e con livelli diversi di gravità.
La contemporanea presenza, ad esempio, di un danno della percezione uditiva o visiva, di un deficit nel controllo della fine motricità oppure la compromissione di funzioni, come il linguaggio, l’attenzione, la memoria, la mancata acquisizione delle abilità di lettura e scrittura o del calcolo, richiedono la convergenza di competenze specialistiche diverse.
“Nell’unità di neuro-riabilitazione – afferma il dottor Paolo Ancilotto, Direttore Sanitario del Centro Medico di Foniatria – lavorano insieme diverse figure specialistiche come foniatri, otorinolaringoiatri, fisiatri, neuropsichiatri infantili, chirurghi, logopediste, neuropsicomotriciste, psicologhe cliniche, terapisti occupazionali, e altre figure come audiometrista e tecniche di laboratorio EEG. E questa è una grande ricchezza per l’Unità”.
Il metodo della scomposizione funzionale: la riabilitazione si basa appunto sul principio della scomposizione funzionale.
Scomporre le singole funzioni (motoria, cognitiva, relazionale, gnostica, linguistica, ortografica, logico-matematica) ci permette di delineare il profilo di funzionamento del bambino a 360°, di individuare le priorità di intervento senza perdere di vista che il nostro vero focus della riabilitazione non è la singola funzione bensì il bambino nella sua interezza, nella sua complessità e nel suo fascino.
Nella nostra unità nessuna metodica viene applicata nel senso letterale del termine ma tutte le metodiche disponibili vengono utilizzate e integrate.
La plasticità cerebrale: la risorsa più grande che noi possiamo sfruttare trattando con l’età evolutiva è la plasticità cerebrale. Questa è certamente la parte più affascinante e intrigante del nostro lavoro- afferma la dott.ssa Gerola. Vedere questi bambini acquisire nuove competenze, accorgersi (in un giorno qualsiasi perché accade sempre quando meno te lo aspetti) che un meccanismo sul quale hai lavorato con costanza, meticolosità e dedizione ha iniziato a girare/funzionare è per noi terapisti una ricompensa incredibile.
“L’imitazione è partita! La scrittura è partita!” queste sono le frasi che si sentono nei nostri corridoio e che per noi, per i bimbi e per le loro famiglie hanno un valore inestimabile, sono momenti di gioia vera.
Quando un meccanismo si sblocca, quando un bimbo inizia a parlare o ad interagire con gli altri o a scrivere, la sua autostima e la sua motivazione aumentano moltissimo e cambia la sua percezione di sé.
Il lavoro di squadra terapisti-scuola-famiglia: crediamo molto nell’importanza dei contatti con la scuola e con tutte le figure che seguono il bambino.
Il nostro obiettivo è quello di creare una rete vera con tutte le figure che ruotano intorno al bambino, di condividere con loro strategie e attività utili allo sviluppo e all’integrazione del bambino in tutti i contesti di vita. Più riusciamo a fare un lavoro di squadra più la terapia è efficace perché consente al bambino di generalizzare le competenze apprese in vari contesti.
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