Chi è Alfredo Cospito: dal 41bis agli attentati alle ambasciate. Storia di un anarchico.

Chi è Alfredo Cospito: dal 41bis agli attentati alle ambasciate. Storia di un anarchico.

A cura di Dott. LORENZO RANIOLO (Gela/CL)- dott.lorenzoraniolo@tiscali.it –

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana 

< Chi è Alfredo Cospito: dal 41bis agli attentati alle ambasciate. Storia di un anarchico. >

Considerato uno degli anarchici più carismatici della sua generazione. Nelle ultime ore sulla bocca di tutti c’è Alfredo Cospito, l’anarchico in gravi condizioni di salute a causa dello sciopero della fame iniziato da oltre 100 giorni.

Ma chi è Costui? Conosciamolo meglio. Cospito, nato nel 1967 a Pescara, è stato militante della Fai (Federazione Anarchica Informale). L’anarchico è sottoposto al regime di massima sicurezza per due episodi di violenza, portati a termine e rivendicati dalla Fai.

La prima è l’esplosione, avvenuta il 2 giugno del 2006, due ordigni piazzati davanti all’ex caserma degli allievi dei Carabinieri di Fossano, senza causare morti e feriti. La Corte di Cassazione stabilì che quel delitto avesse motivazioni terroristiche, condannando Cospito all’ergastolo ostativo (ovvero quello per cui non sono concessi benefici penitenziari). Inoltre Cospito ed il suo complice Nicola Gai, il 7 maggio 2012, si presentarono sotto la casa di Roberto Adinolfi, dirigente dell’azienda energetica “Ansaldo Nucleare”. I due anarchici gambizzarono il dirigente, fratturandogli il ginocchio, tecnico utilizzata all’epoca dalle Brigate Rosse. L’attentato venne rivendicato dalla Fai tramite una lettera inviata al Corriere della Sera.

Il 14 settembre 2012, in cui apparentemente Cospito e Gai stavano per lasciare l’Italia, vennero arrestati entrambi a Torino. Il primo venne condannato a 10 anni ed 8 mesi, mentre il complice ha finito di scontare la pena nel 2020. Il trasferimento nel carcere di massima sicurezza è dunque arrivato il 5 maggio 2022, in cui il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ( ha stabilito che l’anarchico, in quanto “capo e organizzatore di un’associazione con finalità terroristiche”, è stato ritenuto dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (uno dei quattro dipartimenti del Ministero della Giustizia) un rischio per la sicurezza e posto in regime di reclusione 41-bis nel carcere di massima sicurezza di Bancali in Sardegna, prima di essere recentemente trasferito a Milano nel carcere di Opera.

Anche gli anarchici greci, spagnoli e tedeschi si mobilitano in suo favore con diversi atti contro le sedi diplomatiche italiane. Proprio questi eventi portano però il Governo a irrigidirsi.

Cospito viene semplicemente trasferito dal carcere di Sassari a quello di Opera in Lombardia. Secondo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sarebbe «ancora pericoloso». Ora gli occhi di tutti sono puntati sulla Cassazione, dove il 7 marzo si aprirà l’udienza sul ricorso fatto dagli avvocati dell’anarchico per chiedere la revoca del 41-bis. Lui a fine dicembre ha fatto sapere di essere pronto a lottare «fino all’ultimo respiro».