CIAO GIULIA !

CIAO GIULIA !
Natascia Pizzutti (Udine)

A cura di Ins. NATASCIA PIZZUTTI (di Manzano/ in provincia di Udine)

< natascia.pizzutti@dconline.info * cell. 349-3502954 * >

Segretaria nazionale del Movimento Femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana italiana 

Segretario Organizzativo regionale della Democrazia Cristiana del Friuli Venezia Giulia

Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

< CIAO GIULIA ! >

Ciao Giulia. Tu, come la Pia di dantesca memoria…. e, come altre che ti hanno “preceduto” morta per mano dell’’uomo che non smetteva mai di dire ti amo !

L’uomo che non ha mai accettato di non essere il “padrone” del destino della sua “amata”.

Che non accetta che la “sua” donna decida di chiudere la storia, di porre fine al matrimonio.

L’uomo che considera la fine di un amore come un fallimento e non come una grande opportunità per la sua amata ed anche per sé stesso.

L’uomo che non è capace – alla fine di un amore – di dire grazie di essere stato amato e di aver avuto una grande opportunità di amare.

L’uomo incapace di distinguere tra la forza dello spirito (amore) e lo spirito della forma (violenza), convinto che attraverso i maltrattamenti, gli abusi fisici e psicologici od altro possa impedire che la donna possa riprendersi la propria libertà, per ri-provare percorsi di vita, per una vita senza ansia o l’angoscia che la sprofonda nel buio della paura e della depressione.

Quest’ultimo delitto-femminicidio mi ha profondamente scossa, per le modalità, la giovanissima età della vittima che giovedì 16 novembre 203, all’età di 22 anni, avrebbe dovuto discutere la sua tesi di laurea ma che invece ( due giorni dopo, ha conosciuto la morte).

Ed anche per il luogo in cui è stato ritrovato il corpo esanime della ragazza nella mia regione, Friuli Venezia Giulia.

Luogo che mi lega emotivamente a quel lago dove per diverse estati mia figlia, ora diciassettenne, ha trascorso le vacanze con il coro con cui cantava.

Non potranno mai trovare giustificazioni per i femminicidi, MAI !

Credo che la società sia arrivata al tracollo, a un punto di non ritorno.

Quello che ci sta sfuggendo di mano è la mancanza, l’assenza della famiglia, non di tutte naturalmente, dove a mio avviso è venuto meno il cardine, la colonna portante, l’anello di congiunzione genitori-figli, cioè il dialogo, la comunicazione.

Parlare, ascoltarli e non semplicemente sentirli; guardarli e non solo vederli; fermarsi con loro a fine giornata ed anche se stanchi, dialogare, trovare semplicemente il tempo di dire “Come stai, la giornata è finita e Tu come stai?”

Non sostituirsi a loro, non essere loro amici o genitori, ma umani, intensamente umani.

Un passo avanti a loro per essere guida; vicini, per aiutarli nel momento dell’errore; supportarli per costruire la sicurezza e l’autostima che li farà diventare, adulti.