di Roberto Sensoni – La Spezia * www.ilpopolo.news
Codardia e moderazione sono purtroppo due termini che si accoppiano con eccessiva frequenza nelle vaste lande dello “stivale”.
Dalle nostre parti, non abbiamo ancora ben compreso, infatti, come pure l’atto d’imporre idee “solamente” moderate necessiti di una certa, anzi enorme, forza d’animo. Nessuno negherà che il grande Ghandi, o Mandela o Martin Luther King o Teresa di Calcutta o il Cristo stesso, abbiano posseduto caratteri estremamente forti e pronti alla lotta, crediamo.
Caratteri forti posseduti in maniera diremmo del tutto naturale e diabolica dagli estremisti di destra e di sinistra, dai dittatori e dai loro collaboratori. Ora, perché nel nostro ambiente politico è in uso rifuggire dalla forza, forza pacifica, mostrata dai personaggi sopra indicati. Per condannarsi ad una sconfitta certa, direi io.
Ed anche perché la forza, quella eroica, scaturisce dal possedere idee salde; dall’avere un progetto politico giusto, costruito in maniera solida e condiviso dalla grande maggioranza del partito e dalla società reale; da una prassi politica diretta e leale che sappia parlare non solo “alla pancia” ma anche all’intelligenza degli italiani tutti.
Ma tutto questo lo abbiamo o no?
A giudicare dalle tristi diatribe che si possono leggere sui “social” della DC, ad opera dei vecchi iscritti o dei nuovi arrivati, direi di no.
Non serve continuare ad esaltare Don Luigi Sturzo, De Gasperi, Aldo Moro, o la Dottrina Sociale della Chiesa. A questi personaggi e a questi ideali dobbiamo profonda ed eterna riconoscenza per aver portato il nostro paese, dopo il secondo conflitto mondiale, nel consesso dei paesi più ricchi ed industrializzati della Terra, ma occorre andare oltre. Il mondo è cambiato. Di conseguenza, è necessario cambiare le nostre idee, che a tutt’oggi appaiono focalizzate sul pensiero dei tre grandi uomini citati. La Nazione è inglobata in un Europa Unita, il mondo è globalizzato, ed il potere forte è passato di mano: dall’industria tradizionale e dal capitalismo produttivo si è passati ad un neo-capitalismo finanziario solamente speculativo che nulla crea e che tutto distrugge. Insomma, bisogna andare oltre per non morire una seconda volta, magari subito dopo la rinascita, cercando con ostinazione un nuovo “sistema d’idee” moderato, democratico, centrista, interclassista e che, soprattutto, si imponga sulla scena con l’autorità delle idee…
di Roberto Sensoni