Ma la più grave delle malattie è la perdita di resilienza. Una cosa è certa: la vita è imprevedibile, alti e bassi, svolte e cambiamenti, novità. Possiamo sbagliare, avere successo, provare gioia o dolore. La vita è un viaggio nell’incertezza e alle volte può essere difficile navigare a vista. Dovremmo riscoprirci resilienti. Dovremmo riscoprire un pensiero resiliente. Le persone resilienti sono generalmente ottimiste e pensano in modo positivo. L’essere positivi non si manifesta solo nell’essere gentili e di aiuto agli altri ma significa saper parlare a se stessi utilizzando un linguaggio positivo.
La natura si muove secondo dei cicli e lo stesso vale per noi. Arriva l’autunno, gli alberi perdono le foglie, sembra che non possano più vivere e, invece, si stanno solo liberando del vecchio per far spazio al nuovo, in primavera. E’ solo grazie all’autunno che la primavera può essere colorata, frizzante e piena di profumi. Essere resilienti ci consente di accettare la fine di ogni esperienza per reinventare noi stessi ed essere più forti, coraggiosi, saggi e migliori. In pratica ci consente di crescere ed evolvere.
Queste possono essere delle basi per riscoprirci resilienti. Non avvertire in ogni dove il fallimento. E seppur dovesse esserci dovremmo avere la capacità, la resilienza di vederci dentro l’opportunità , ci si può iniziare a porre delle domande: se pensiamo alle avversità nella vita, che cosa permette ad una persona di adattarsi? Perché alcune persone sembrano riprendersi da eventi tragici o perdite molto più rapidamente di altre? Perché alcune persone sembrano “bloccate” in un punto della loro vita, senza la capacità di andare avanti?
La risposta a queste domande sta nella differente capacità di resilienza di ciascuno.
Ogni individuo potenzialmente è resiliente e ha la capacità di adattarsi positivamente ai cambiamenti, ma non sempre i meccanismi di resilienza vengono messi in atto.
Questo spiegherebbe perché diverse persone esposte allo stesso trauma o situazione, manifestano, a lungo termine, psicopatologie mentre altre non riportano effetti negativi.
Autore Franco Capanna editorialista