A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)
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Coordinatore della Redazione giornalistica de IL POPOLO della Democrazia Cristiana
e di Dott. Angelo Sandri (Udine)
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Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana italiana
Segretario Organizzativo nazionale ad interim della Democrazia Cristiana
Direttore Responsabile de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< CONVOCATO A ROMA PER I GIORNI 8 E 9 LUGLIO 2022 IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA CHIAMATO A GETTARE LUCE SUL CONDOMINIO DEL CENTRO POLITICO ITALIANO DAVVERO SEMPRE PIU’ GETTONATO ! >
La Dirigenza nazionale della Democrazia Cristiana ha dunque fissato che nei giorni di venerdì 8 luglio e di sabato 9 luglio 2022 avrà luogo a Roma l’attesa riunione del Consiglio nazionale del partito che fisserà modi, luoghi e tempi di svolgimento del XXIV Congresso nazionale della Democrazia Cristiana.
La summenzionata riunione del Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana avrà luogo presso la Sala Convegni della nota struttura < Casa Tra Noi >, situata a Roma, in Via del Gallo, nei pressi di Città del Vaticano.
E’ una struttura molto nota al mondo democristiano in quanto proprio nella struttura < Casa Tra Noi > si tenne a metà dicembre del 2018 (14-15 Dicembre 2018) un’Assemblea nazionale della Democrazia Cristiana, proprio in preparazione dello storico convegno che si svolse a Roma – in data 18 gennaio 2019 – per poter commemorare degnamente il centesimo anniversario dal famoso appello fatto da don Luigi Sturzo a tutto il popolo italiano.
Un appuntamento dunque di grande importanza – quello dei giorni 8 e 9 luglio 2022 a Roma – per il futuro della Democrazia Cristiana e che si “inserisce a fagiolo”, come suolsi dire, in una situazione assai effervescente della politica italiana, così come ormai da tempo sotto gli occhi di tutti.
Pensiamo al tormentone politico di questi afosi giorni di inizio estate è lo strappo posto in essere dall’attuale titolare della Farnesina, il Ministero con la M maiuscola per antonomasia, nei confronti del suo ex, ormai, Movimento politico dei 5 Stelle.
La scissione era nell’aria ben coperta dal tanto sbandierato ipotetico voto contrario alla mozione di governo per quanto concerne l’invio di armi in Ucraina.
Dopo tanti tira e molla, incontri di qua, incontri di là, ecco che il Ministro degli Esteri, On.le Luigi Di Maio, appare sugli schermi televisivi e domenica sera , su Rai 2 , nell’approfondimento politico , dopo il TG DUE, proprio nella trasmissione POST viene trasmessa in diretta la conferenza stampa di Luigi Di Maio in cui annuncia ufficialmente la scissione, lo strappo dal suo movimento politico che “avrebbe aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno” , questo era uno degli slogan ad effetto con cui il Movimento 5 Stelle aveva promesso miracoli agli italiani nei comizi svolti nelle piazza italiane tanto che elezioni del 2018 li vide primo partito italiano.
Nella conferenza stampa Di Maio ha svolto un attenta analisi dell’odierna della politica italiana senza risparmiare colpe a nessuno tanto che ha ha riconosciuto alcuni errori commessi e si è proposto di non ripeterli: da Ministro degli esteri di uno dei paesi fondatori dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica senza se e senza ma ha ribadito con determinazione la sua scelta filo atlantica, quindi , nella Nato, in perfetta linea con la storia politica del nostro Paese e in piena sintonia con l’attuale Presidente del Consiglio dei ministri, prof. Mario Draghi.
Fin qui ci viene da dire “nihil novi sub sole” (nulla di nuovo di nuovo sotto il sole) tutto secondo copione, machiavellicamente parlando, perché non dimentichiamo che insieme all’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro degli esteri, fu coprotagonista di quel trattato , meglio noto all’opinione pubblica, con la dicitura “La via della seta” , ovviamente, dipende dai punti di vista , ma non è certo un capolavoro di alta diplomazia internazionale.
Ma andiamo oltre.
La neo formazione di Luigi di Maio prende il nome ” Insieme per il futuro” ,quindi, questa è la denominazione dei neo gruppi politici sia alla Camera dei deputati, sia al Senato della Repubblica.
Per quanto riguarda il simbolo sembra che, provvisoriamente, gli sia stato prestato dall’On le Bruno Tabacci, democristiano di lungo corso.
A tal proposito, infatti, perdonate la personale, alcuni amici , ironicamente, ovviamente, mi hanno detto ” il democristiano Di Maio si sta preparando per le prossime elezioni”, ho semplicemente risposto” non confondiamo la lana con la seta”.
Però a pensarci bene nel mentre leggeva la dichiarazione durante la conferenza stampa , sembrava, sottolineo sembrava un democristiano, o meglio, uno studente che aveva studiato da democristiano: tutto ciò però ha anche un suo lato positivo: la Democrazia Cristiana è stata una forza di governo con la cultura del governo che ha lasciato un’eredità indelebile per il bene del paese.
Dunque se ancora oggi in un modo o in un altro rappresenta un paradigma imprescindibile non può che farci piacere perché sta a significare che he scelte che ha compiuto sono state lungimiranti e sono ancora attuali, si veda ad esempio la collocazione internazionale in politica estera del nostro Paese.
Fatta questa digressione torniamo al nuovo gruppo dimaiano “Insieme per il futuro”. Un altro condomino che cerca casa nel codominio politico oggi denominato Polo di centro.
L’ex e compianto Presidente del Consiglio dei ministri, On.le Ciriaco De Mita definiva il centro “uno spazio politico e non certo un luogo geometrico”.
Di Maio pare di aver capito che ha descritto la sua neo formazione politica: una formazione liberale, molto pragmatica.
Dunque potrebbe far parte della costituenda aggregazione politica in cui già sembrano aver preso posto: Calenda, Toti, Renzi, Brugnaro e forse altri …. che ora ci sfuggono.
Tutta , sicuramente , tattica o pretattica elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo anno in cui il parlamento e il senato avranno meno rappresentanti perché così è stato deciso da un referendum popolare per la diminuzione del numero dei parlamentari.
Purtroppo si andrà alle politiche con questa legge elettorale che tutto ha prodotto di tutto fuochè chiarezza.
La Democrazia Cristiana, guidata dal Segretario Politico Nazionale Dott. Angelo Sandri, si sta adoperando per una proposta di legge che riporti il sistema elettorale al proporzionale con sbarramento minimo al 3 % in modo tale che il cittadino torni ad essere protagonista come statuito dalla nostra Carta Costituzionale.
In tale contesto il Centro, quale spazio politico, tornerebbe sul serio ad essere uno spazio politico in cui le nuove esigenze economico sociale potranno trovare risposte e idee adeguate in cui la Democrazia Cristiana, piaccia o non piaccia, ha storicamente la sua primazia.
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Futuro sara ‘ ,(MERITEVOLMENTE) DC