Chi sono le persone resilienti? Possono esserlo tutti
Il termine venne “rubato” agli ingegneri quando gli psicologi cominciarono a studiare approfonditamente la capacità che alcune persone hanno di vivere o di superare condizioni difficilissime.
La cronaca riporta grandi esempi di resilienza: si pensi a persone in condizioni di disabilità, come il pilota Alex Zanardi, reinventatosi atleta paraolimpico dopo l’incidente automobilistico che gli costò le gambe, o ancora a Bebe Vio, campionessa paraolimpica di fioretto, colpita in giovane età da una gravissima forma di meningite,
LA RESILENZIA
esempio di straordinario coraggio e voglia di vivere. Anche la vita di tutti i giorni può regalarci esempi di questo tipo: persone che hanno perso un partner, un figlio, un fratello e che hanno saputo mantenerne il ricordo senza rimanere “imprigionati” dal lutto; o chi ha perso improvvisamente il lavoro e ha saputo reinventarsi con successo, magari in un campo totalmente diverso.
Onoreficenza di essere il migliore redattore de il Popolo quotidiano della Democrazia Cristiana, tra tanti dotti è privilegio unico
La scienza si è interrogata a lungo sui fattori che consentono di sviluppare resilienza e ha individuato alcune caratteristiche, individuali e ambientali: senso di autonomia, autocontrollo, fiducia nelle proprie risorse, capacità di focalizzarsi sulle emozioni positive, ottimismo, qualità delle relazioni, supporto dall’ambiente familiare e sociale.
Queste capacità non sono per forza innate: chiunque ha la possibilità di svilupparle nel corso della sua vita e proprio per questo sono stati ideati diversi percorsi di training che consentono lo sviluppo della resilienza al massimo livello possibile .
Franco Capanna editorialista