Tutti stiamo attendendo che questa emergenza finisca il più presto possibile, ma siamo preoccupati che questa voglia di riprenderci la normalità nasconda il desiderio di tornare esattamente come prima, come se nulla fosse successo.
Durante questa pandemia abbiamo potuto assistere al manifestarsi di una solidarietà senza alcun distinguo ideologico, politico o religioso, dentro gli ospedali e sul territorio nazionale.
Persone stanno chiedendo alla politica una conversione capace di ridarle credibilità, nella riscoperta della sua funzione di servizio disinteressato alla società nel suo complesso, ricercando partiti in grado di rappresentarne le potenzialità. E’ una nostra sfida!
Noi della DC siamo preminenti sull’economia, affinchè questa ritorni al servizio della persona e della collettività e non del solo profitto. L’impresa deve tornare consapevole della propria responsabilità, sancita dalla Costituzione, nei confronti della società e non solo dei propri azionisti. Lo Stato deve riappropriarsi del diritto/dovere di indirizzare l’economia verso il bene collettivo.
E’ necessario progettare un modello di sviluppo economico e sociale che sia veramente a misura d’uomo e di donna, che abbia al centro la persona, il lavoro ed il benessere collettivo.
Il profitto non dovrà più essere finalizzato solo all’arricchimento individuale, ma in primis alla costruzione del bene comune.
Questa crisi è l’occasione per ripensare le “certezze” di questi ultimi decenni durante i quali la parola d’ordine è stata “privatizzare”, soprattutto i servizi essenziali quali la sanità. Di quelle scelte politiche stiamo tragicamente pagando le conseguenze in queste settimane, dove il privato è stato ampiamente privilegiato rispetto al pubblico, pure con gli scandali ai quali abbiamo assistito.
E’ necessario pensare ad una gestione soprattutto pubblica, efficiente e non lottizzata dei servizi essenziali alla persona, in primo luogo della sanità, integrata sì dal privato soprattutto no profit, ma con indirizzi e controlli stringenti finalizzati ad un servizio veramente pubblico, cioè accessibile a tutti. E’ indispensabile rivedere tutto il sistema della regionalizzazione della sanità: non è più sostenibile avere 20 sistemi sanitari diversi uno dall’altro, in concorrenza tra loro. Ma è opportuno rivalutare l’ipotesi di un Servizio Sanitario Nazionale unitario.
Noi della DC diamo una forte valenza pedagogica nei confronti della società, ispirata ai valori costituzionali della dignità di ogni persona e di tutte le persone, della solidarietà ,dell’uguaglianza e della pace.
Non vogliamo una politica che speculi sull’immigrazione. Certo, l’immigrazione è questione complessa che deve essere governata con intelligenza, ma senza condizionamenti ideologici.
E’ necessario uscire dalla logica delle alleanze militari. Le ingenti risorse sprecate nelle armi devono essere investite per difendere le persone dalle malattie e dalla povertà: questa è la nostra linea politica!
Il nostro partito è luogo di elaborazione partecipata di programmi e di preparazione di una classe dirigente capace di assumere ruoli istituzionali con una impostazione morale e culturale fondata sui valori della Costituzione. Il nostro partito costruisce partecipazione democratica tra i proprio iscritti ed i propri elettori, favorendo il consenso attraverso proposte di contenuto programmatico e non propagandistico.
Ci facciamo carico di questa necessità di cambiamento che attraversa larghe fasce di cittadini ed elettori, di diventare luoghi dove uomini e donne possano esercitare una cittadinanza attiva e contribuire a costruire un mondo diverso, di diventare soggetti politici dove si possa coltivare una società e di una umanità nuove.
Noi siamo la DC!
Daniele De Vito
Coordinatore prov. di Roma Settore Sanità e Assistenza Sociale.