Negli ultimi anni, l’ospedale della città di San Francesco, é stato letteralmente abbandonato dalle istituzioni, specialmente quelle regionali. Uno dei primi fatti molto gravi é stata la chiusura del punto nascita, meta di partorienti da tutta l’Umbria, causato dal mancato rinnovo del primario di ginecologia. Oltretutto, con la pandemia e l’emergenza sanitaria, molte figure professionali sono state spostate altrove, vedi medici, medici anestetisti e infermieri. Tutto ciò, ha di fatto depauperato ancor di più la struttura ospedaliera impoverendo ulteriormente l’offerta sanitaria che, vale la pena ricordarlo, serve un bacino d’utenza di quasi 70 mila persone.
Senza contare che Assisi é la città che fa da capofila e da traino, con più di 5 milioni di vacanzieri all’anno, al turismo regionale, e nelle condizioni in cui si trova attualmente l’ospedale, non é di certo un buon biglietto da visita per coloro che vengono in vacanza. Nonostante la bellezza dell’edifico e del luogo dove sorge, la struttura inizia a far vedere i segni del tempo, ma ormai da parecchi anni nessuno fa più manutenzione o quasi, i macchinari iniziano ad essere vecchi se non obsoleti, e quelli nuovi (pochi), ci sono grazie alle donazioni di enti o associazioni. Siamo convinti che la città di Assisi meriti molto di più che un ospedale in queste condizioni.
Invitiamo pertanto la gente, tutti nessuno escluso, a tenere sempre alta la guardia, affinché non cali l’attenzione su questo argomento così importante. Come DC dell’Umbria, vigileremo sempre sul tema caldo dell’ospedale cittadino, impegnandoci sin da adesso ad organizzare, se lo riterremo opportuno, manifestazioni a tutela della struttura sanitaria cittadina.