A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)
fernando.ciarrocchi@dconline.info *
Editorialista de <IL POPOLO> della Democrazia Cristiana
< DEDICATA PRINCIPALMENTE ALLA CRISI IN UKRAINA LA RIUNIONE SETTIMANALE DELLA SEGRETERIA POLITICA NAZIONALE D.C. CONVOCATA PER LE ORE 18.00 DI LUNEDI’ 28 FEBBRAIO 2022 >.
Anche la Democrazia Cristiana italiana segue con la massima attenzione l’evolversi della situazione esistente in Ukraina, terribilmente pericolosa a seguito della scriteriata aggressione da parte delle truppe sovietiche agli ordini di Vladimir Putin che sta mostrando sempre di più il suo inaccettabile volto dittatoriale ed aggressivo.
E la riunione settimanale della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana prevista per oggi (lunedì 28 febbraio 2022), con inizio alle ore 18.00 (in video-conferenza, modalità MEET) sarà principalmente dedicata ai temi di politica estera e della crisi in Ukraina in particolare.
L’arcinota e storica frase, di vichiana memoria, concernente i “Corsi e ricorsi storici“, può essere una delle chiavi di lettura più proficue per tentare di interpretare i tristissimi fatti che stanno accadendo nel cuore dell’Europa.
Nel cuore di quell’Europa che San Giovanni Paolo II, durante il Suo pontificato, non si è stancato di definire cristiana visite le storiche origini dell’Europa stessa:
accorati i suoi appelli ai governanti affinché non smarrissero le storiche radici cristiane !
Purtroppo, nonostante questo, i reggenti delle sorti dei popoli europei non l’hanno ascoltato ed oggi quello che stiamo vivendo è una delle più evidenti conseguenze nefaste.
Dicevamo: “Corsi e ricorsi storici“, si, anche se con i dovuti distinguo, basta riavvolgere un attimo il film della storia e inserire la moviola per tornare agli anni della seconda guerra mondiale quando iniziò a prendere corpo che una sciagura di dimensioni mondiali senza precedenti avrebbe potuto abbattersi sull’intera umanità: uno conflitto nucleare.
Anche in quella circostanza la Chiesa, la Santa Sede, non esitò un attimo a far sentire la sua voce in difesa della pace.
Lo fece nel modo più autorevole: San Papa Giovanni XXIII lesse un accorato appello affinché le armi tacessero e si scongiurasse l’imminente pericolo di un devastante conflitto nucleare.
Oggi Papa Francesco consapevole del concreto rischio di un peggioramento del conflitto ucraino, in cui la Russia sta procedendo senza ascoltare alcun appello alla diplomazia e al dialogo, nonostante qualche acciacco di salute, Sua Santità Papa Francesco a bordo della sua utilitaria Fiat 500 bianca, ha varcato il portone dell’ambasciata russa presso la Santa Sede, in via della Conciliazione.
In detta Ambasciata dove ha avuto un faccia a faccia di circa trenta minuti con l’ambasciatore Alexander Avdevv, che tra l’altro, sembra essere molto ascoltato in quel di Mosca.
Questo episodio, alquanto inusuale per la diplomazia vaticana che da sempre si è contraddistinta per la sua costante attività per il bene del mondo, da mons. mons. Paolo Pezzi, arcivescovo cattolico di Mosca e Presidente dei vescovi russi
è stato definito “un bel gesto” perché il coinvolgimento diretto della persona del Santo Padre comunica al mondo, quindi , ai grandi della terra che Lui, la Santa Sede , la Chiesa tutta è fortemente preoccupata per la guerra che si sta svolgendo.
Il Santo Padre non ha inoltre, neppure esitato un attimo a telefonare al Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky per partecipargli tutta la sua profonda solidarietà assicurando preghiere per il popolo ucraino.
A tal riguardo, Papa Bergoglio, ha indicato il prossimo 2 marzo quale giornata di preghiera e di digiuno a sostegno del popolo ucraino.
La diplomazia vaticana continua nel suo silenzioso lavoro di relazioni e interventi per la pace nel mondo. A tal proposito sembra, appunto, che proprio dall’ambasciatore russo presso la Sede,
si sia appresa la notizia di un possibile incontro tra Papa Francesco e il Patriarca ortodosso russo Kirill. Un incontro questo ancora alle fasi embrionali e preparatorie che forse avverrà tra i prossimi mesi di giugno e luglio.
Il ruolo, non lo dimentichiamo, delle religioni, oltre che spirituale, è anche sociale e politico visto il coinvolgimento della persona umana in questi ambiti del vivere quotidiano in ogni parte del mondo.
Tutto ciò per dire che il possibile incontro tra Papa Francesco e il Patriarca ortodosso russo Kirill, data la drammaticità del conflitto ucraino in atto, oltre ad essere auspicabile, dovrebbe essere anticipato in tempi ragionevolmente congrui per svolgersi nel luogo simbolo della Pace, riconosciuto da tutto il mondo, Assisi.
Sulla tomba di San Francesco, Papa Francesco e il Patriarca Kirill potrebbero firmare un appello congiunto per il cessate il fuoco e lo inviassero ai grandi della terra, all’ONU , affinché la preoccupazione primaria sia la PACE e mai, mai più la guerra.
La Democrazia Cristiana – nella persona del suo Segretario politico nazionale, Dott. Angelo Sandri, ha espresso chiaramente, senza se e senza ma, la propria posizione manifestando solidarietà e sostegno a fianco del popolo ucraino.
Anche la Democrazia Cristiana ha in animo di favorire ed organizzare tutta una serie di iniziative umanitarie per un aiuto concreto al popolo ukraino, così come è stato proposto da vari dirigenti ed attivisti del partito dello scudocrociato.
Anche questo argomento verrà affrontato e se ne parlerà quest’oggi pomeriggio (28-02-2022) alle ore 18.00, nella riunione in video conferenza della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana.
Il coordinamento di queste iniziative è stato affidato al Segretario nazionale del Dipartimento < Sviluppo-Marketing- Comunicazione > e Vice-Segretario organizzativo nazionale della Democrazia Cristiana rag. Jacopo Dozio (Monza e Brianza * cell. 331-4053606).
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