A cura di RODOLFO CONCORDIA (Roma) * 335-7709516 * rodolfo.concordia@dconline.info * Coordinatore della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana
La fotografia reale della situazione italiana è caratterizzata da un PIL immobile, da una crescita della disoccupazione, da una rarefazione della copertura sociale, da una diminuzione della competitività dei nostri prodotti rivolti all’esportazione, da un preoccupante calo della produzione industriale, dalle difficoltà di soluzione delle crisi aziendali.
Il tutto è aggravato dall’insipienza ed alla incapacità dei Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, congiuntamente alla carenza di investimenti Pubblici adeguati a innescare una fase di crescita e di sviluppo ed alle difficoltà delle aziende ad ottenere finanziamenti bancari.
Una situazione che ci preoccupa seriamente e dovrebbe preoccupare quel ceto medio che ha stagionato sull’Aventino, rinunciando al diritto-dovere di dare seguito alle prerogative che la Costituzione gli assegna, con una attiva partecipazione alla vita sociale, civile e politica della Nazione.
Ora aspettiamo il dibattito in aula per avere un quadro più veritiero del Nuovo < DEF >, approvato dall’attuale Governo. Su questo argomento abbiamo intenzione di ritornare una volta chiarite le linee di fondo e gli interventi di contenuto sociale e produttivo.
Certo, nel contesto attuale, l’offerta politica non ha certo brillato per capacità elaborativa e per chiarezza nell’indicare un progetto di società trasparente e partecipativo.
Si è limitata a dare ascolto ad una domanda senza averla inserita in un contesto organico ed in un progetto complessivo, in quanto avrebbe dovuto indicare le coperture economiche e finanziarie necessarie a rendere fattibili le promesse. Ma soprattutto avrebbe dovuto avere chiaro un Progetto, un percorso ed un obiettivo da perseguire.
A fronte di ciò ritengo inderogabile il rilancio di un Partito dei Cattolici “nuovo” che riprenda la Guida del Processo di Crescita, illuminato dai Valori della tradizione Giudaico-Cristiana, che riaffermi con chiarezza l’obiettivo di Società da realizzare, definisca le priorità da assegnare ai bisogni e parli con chiarezza ai cittadini elettori, fissando i tempi di realizzazione del progetto compatibile con la situazione sociale, civile, economica e finanziaria del Paese.
Qualora l’assenza di questa “Nuova” Democrazia Cristiana dovesse prolungarsi e dovesse sfumare l’effetto allucinogeno provocato dalle urla dei senza progetto e dei fautori dell’odio e del disprezzo verso gli altri, allora, potremmo assistere, ad una possibile e non auspicabile ribellione sociale che cova nel tessuto connettivo e che potrebbe compromettere la tenuta stessa del processo democratico.
Il tempo dell’attesa è terminato ed è scemato quello di una battaglia di pura testimonianza.
L’attuale situazione sociale e civile del Paese ci richiede coraggio, unità di intenti, capacità di guardare al domani e la forza di dimenticare gli interessi personali e dare priorità al Partito e soprattutto al Paese.
E la Prima Sfida che attende il nostro Partito della Democrazia Cristiana è proprio l’estinzione di quelle posizioni di rendita e di privilegio di “Ancorman” fuori dalla realtà che chiusi nel proprio orticello.
Essi tentano di ostacolare un cammino irreversibile spinto dalla Storia, al passo con le esigenze delle Nuove Generazioni, pervase dalla Speranza e dallo Spirito che è in noi.
Frutto e Dono autentico, che abbiamo ricevuto nel Santo Battesimo e che in noi permane e ci dona forza, coraggio, consapevolezza, determinazione a proseguire una battaglia politica per costruire un Domani diverso, più equo e più giusto.
In questi giorni, dedicato alla commemorazione dei Defunti, abbiamo ricordato anche i Grandi Uomini della Democrazia Cristiana di allora, soprattutto degli Statisti che hanno offerto la propria esistenza al Partito ed al Paese.
Da loro ci giunge il soffio di quella Speranza che non teme l’odierna incomprensione, l’incredulità, la difficoltà di comunicazione, le resistenze e la paura del nuovo.
Esse non ci tangono e non ci piegano: la nostra Fede, la passione politica, l’amore per il nostro Paese è più forte di ogni tentativo di offuscare un Grande Sogno, che insieme, possiamo tramutare in Certezza di una Nuova Stagione di Civiltà Democristiana al servizio della Nazione.
E’ quello che auspica il Gruppo Dirigente della Democrazia Cristiana coordinato da Angelo Sandri e che confida nella riscoperta di quel senso del Dovere di cui ci parlava Aldo Moro.
Un senso del Dovere che vince sull’io e si offre alla progettazione ed alla costruzione di una Società e di un Paese al servizio dell’uomo e dei suoi bisogni !
A cura di RODOLFO CONCORDIA (Roma) * 335-7709516 * rodolfo.concordia@dconline.info * Coordinatore della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana
Bravo Rodolfo.
La convinzione del fare concreto uniti sfiora il pensiero di uomini saggi come te.
Complimenti: concretezza e motivazione devono guidare il nostro cammino. La concretezza di chi vuole risolvere i problemi e lo fa e la motivazione di chi supera il proprio egoismo e si dedica alla collettività con onestà e ideali comuni.
In questo periodo di decadenza morale e materiale possiamo riscoprire il valore della solidarietà come benzina per la nostra azione collettiva. Noi ci siamo
Marica Chiusa, Pari opportunità Toscana
Caro Rodolfo Concordia, mi riferisco a tuo articolo per chiedere: a quale Democrazia Cristiana ti riferisci?
Recentemente è stata approvata la “Mozione, presentata dalla Sen. a vita L. Segre con l’acclamazione di 152 SI è con l’astensione del Centro Destra e D.C. compresa.
Scopo di questa Commissione è combattere l’antisemitismo e ogni istigazione all’odio razziale, espressioni di un rigurgito fascista e antisionista, che si sono palesati in questi ultimi tempi. Non verranno tralasciati i codiddetti “Hate Speech ” che imperversano nella rete e nella vita sociale.
È questa una D.C. astensionista con cui vorresti costruire una Società e un Paese al servizio dell’uomo e dei suoi bisogni?
Io conosco la Vera D.C. dei cattolici, fondata in clandestinità, durante la dittatura di Mussolini, da un Partigiano Cristiano, iscritto all”Azione Cattolica, antifascista e anticomunista, di nome Alcide De Gasperi e con lui: P. Bonomi, P. Campigli, G. Gonella, A. Grandi, G. Gronchi, G. Spataro, M. Scelba, etc. Ti esorto a leggere: “Le idee ricistruttive della Democrazia Cristiana” (Roma 1943) Fonte: Biblioteca Butini. Noi Veri Democratici Cristiani siamo Portatori di Valori, non anti-sistema, ma nel Sistema, con l’impegno di modificarlo radicalmente, cercando di portare al centro della politica, il Centro della Società, cioè di tutti noi, di cui ne facciamo parte. Guardare al futuro, significa realizzarlo su solide basi, in modo che il progresso possa poggiare su valori forti e non sdrucciolevoli.
Infine, riporto un’affermazione della Sen. Segre:
“Io, donna di pace: il mio impegno contro la parola e i fatti violenti”.
Cordialmente.
A. Pinto
*ricistruttive= ricostruttive