A cura del Prof. ALESSANDRO CALABRESE (Taranto) * Cell. 334-7029168 * alessandro.calabrese@dconline.info * Vice-Presidente nazionale della Democrazia Cristiana * Presidente regionale della D.C. della Puglia
del Dott. ANGELO SANDRI (Udine) * Cell. 342-9581946 * segreteria.nazionale@dconline.info * Segretario politico naz.le della Democrazia Cristiana * Commissario reg.le ad interim della D.C. della Puglia
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< DEMOCRAZIA CRISTIANA: SI DEVONO CACCIARE GLI INCAPACI DALLA GESTIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ! >
Nei giorni scorsi, la Presidente della Commissione Europea, la democristiana Ursula Von der Leyen, intervenuta sulle difficoltà economiche denunciate dall’Italia a seguito della pandemia da coronavirus, annunciava che sarebbero stati messi in campo tutti gli strumenti a disposizione, concedendo la massima flessibilità sugli aiuti di Stato e sul Patto di Stabilità, da investire nel settore della sanità.
Continuando, la Ursula von der Leyen dichiarava che
<< Il Governo italiano potrà utilizzare i soldi che vengono dai fondi strutturali inutilizzati, che l’Italia non potrebbe più usare e che invece noi le lasciamo. I fondi potranno essere usati in tutti i settori considerati prioritari: sono 11 miliardi. L’Italia potrà investirli nelle piccole e medie imprese o per la disoccupazione di breve termine o altro. >>
Nel complesso, i fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020 assegnati all’Italia sono 33,9 miliardi di euro così ripartiti: regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia): 23,4 miliardi; regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna): 1,5 miliardi; regioni più sviluppate (restanti regioni del centro-nord): 7,9 miliardi; a questi vanno aggiunti i fondi per la cooperazione territoriale, per il Fondo per lo Sviluppo rurale, quelli per la Pesca.
L’Italia ha ottenuto un finanziamento complessivo, per la parte comunitaria, pari a circa 44,8 miliardi di euro.
L’accordo di partenariato è lo strumento che stabilisce, per ciascuno Stato membro dell’Unione Europea, il quadro strategico della programmazione nazionale relativa al periodo 2014-2020 dei fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE).
Vale a dire i fondi destinati alla politica di coesione che sono Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR); Fondo sociale europeo (FSE); nonché il Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
I Fondi inclusi nell’accordo di partenariato devono essere utilizzati mediante Programmi Operativi elaborati dagli Stati membri, definendo le priorità e gli obiettivi specifici, integrandoli con le dotazioni finanziarie del sostegno dei Fondi e il corrispondente cofinanziamento nazionale.
Con le precisazioni suddette appare evidente che l’Italia non è stata in grado di spendere i fondi comunitari messi a disposizione, il 25 % dell’intera assegnazione, ai quali andavano aggiunte le quote a nostro carico.
Non spendere i soldi è la palese dimostrazione della incapacità amministrativa e politica che a vari livelli, parti dell’Amministrazione dello Stato si sono macchiati.
La Democrazia Cristiana non può far passare sotto silenzio tale ignominia, che si cerca di mascherare utilizzando il salvacondotto del momento dominato dal coronavirus.
La “benevolenza” dalla Von der Leyen di non richiedere la restituzione di 11 miliardi, suona come una sentenza sull’incapacità che Ministeri, Regioni, ecc., hanno dimostrato non utilizzando tali fondi assegnati per il sostegno alle gravi difficoltà dei vari settori produttivi e culturali del nostro Paese.
Nell’approssimarsi delle consultazioni elettorali regionali (si presume nell’autunno del 2020) , la Democrazia Cristiana vuole fare chiarezza sulle eventuali incapacità gestionali di cui si sono macchiati alcuni amministratori che hanno governato e che (si presume) si ricandidano per ottenere un altro mandato.
Non si può più far passare sotto silenzio la restituzione di fiumi di danaro per incapacità di spesa. I responsabili dovranno essere esposti al pubblico ludibrio e cacciati definitivamente dalla gestione delle pubbliche amministrazioni.
Neppure può essere accettata la giustificazione che comunque i fondi non si sono persi, in quanto la Comunità Europea ci ha fatto l’elemosina, in quanto, in assenza di tale inconcepibile gravità politico-finanziaria, sicuramente avremmo ottenuto denaro fresco aggiuntivo.
La Democrazia Cristiana intende chiedere al MEF l’elenco degli Enti destinatari dei fondi strutturali e che non sono riusciti a spendere, con l’impegno a rendere pubblico il risultato, affinchè il popolo chiamato alle urne possa scegliere il personale politico con obiettività.
Tra questi potrebbe apparire la Regione Puglia che dal si “dice” non abbia speso da tre anni ben 160 milioni di euro destinati all’agricoltura.
I politici, i dirigenti e gli amministratori che si sono macchiati da tale “infamia” devono essere sanzionati secondo norme disciplinari in vigore, prima di ricevere il giudizio del popolo.
Non aver speso tali ingenti somme con le sofferenze delle nostre imprese e dei nostri operatori è cosa inaudita e vile.
Inoltre, dopo aver acquisito le notizie dal MEF, sarà necessario indagare per sapere che fine hanno fatto i fondi posti a carico dell’Italia. Potremmo anche scoprire che tali somme sono state stornate per fare altro. Se corrispondesse a verità si potrebbe ipotizzare anche il falso in bilancio.
A cura di Prof. ALESSANDRO CALABRESE (Taranto) * Cell. 334-7029168 * alessandro.calabrese@dconline.info * Vice-Presidente nazionale della Democrazia Cristiana * Presidente regionale della D.C. della Puglia
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Io non condivido la Politica di questo e Governi precedenti in generale .Riguardo alla gestione dei soldi da parte di certi Enti e soggetti ,c’è da vedere bene alla radice con prove a scala .Attualmente , come stanno le cose” NO”chiaro a questo MES .Con una scusa e/o l’altra , l’italia non può rimanere in “ostaggio” con una dittatura silenziosa dell’Europa.Se emergerà dell’altro e/o cambiano rotta è un’altra cosa.