DENTRO LA NOTIZIA.
A MOTIVO DEI MIEI ARTICOLI CHE POI DIFFONDO NEL MONDO ,AVEVO NECESSARIO BISOGNO DI FOLLOWER PER MOLTEPLICI DIFFUSIONI E IN BREVE RACCOLTI CIRCA 500 .
Mi limito a questa solo immagine.
MA PERCORSO PIENO DI CONTRADDIZIONI E AMENITÀ DISTORSIVE TIPO: RICHIESTE DI DENARO IN CAMBIO DI FOTO E VIDEO PORNO , RICARICHE TELEFONICHE, BIGLIETTI PER VENIRE VIVERE A CASA MIA E ALTRE OSCENITÀ VARIE ANTROPOLOGICAMENTE FUORVIANTI.
COLPA DEI POLITICI CHE NON SANNO FARE IL LORO MESTIERE E GETTANO NELLA DISPERAZIONE FASCE MENO ABBIENTI E NON SOLO.
Ogni giorno vengono condivisi sui social network, da migliaia di utenti in tutto il mondo, foto, video, pensieri sotto forma di post Facebook, Tweet o Story su Instagram.
Per molti aggiornare il proprio status online e controllare quello altrui è quasi un’ossessione.
Per questo motivo si tende ad essere sempre connessi, aggiornando frequentemente i feed dei propri social network.
https://youtu.be/xAXyLq8pjYM?si=VVDIv0agUY6bUG1V
Questa, spasmodica, necessità di essere costantemente connessi a controllare quello che è accaduto in nostra assenza si chiama FOMO.
Acronimo dell’espressione inglese Fear of Missing Out, letteralmente “paura di essere tagliati fuori”, la FOMO è una forma di ansia sociale.
È la paura di perdersi qualcosa, di venire e sentirsi esclusi da eventi o momenti particolari.
È una forma di dipendenza tecnologica, un disagio sociale che se non soddisfatto può causare delle crisi di astinenza.
in
É stato osservato che la necessità di controllare le vite altrui, spesso, deriva da solitudine, insicurezza e da insoddisfazione per la propria vita. Un fenomeno che colpisce, in particolar modo, i più giovani.
Quando si è insoddisfatti, si è portati a pensare che le vite degli altri siano migliori e per questo, osservandole, ci si proietta sull’ideale di vita che tanto si sogna e si desidera.
Però, nel tentativo di compensare le mancanze della propria vita con i social si cade in un circolo vizioso.
I social solo all’apparenza danno la sensazione di tenere compagnia. In realtà monitorare le attività altrui sui social, vedere le loro foto di viaggi e partecipazioni ad eventi fa cadere in uno stato di solitudine e depressione ancora maggiore.
L’umanità devastante.
Non si tiene in considerazione che la realtà è diversa da quello che le persone scelgono di raccontare sui social network. Le foto vengono “costruite”, filtrate, mascherate, viene mostrato solo il bello, i momenti felici, le esperienze più divertenti, quello che ci rende più interessanti agli occhi altrui.
Autore Franco Capanna Editorialista redattore de il Popolo Roma
Prego non mandare a me commenti ma in questa sede.
Grazie infinite