Siamo fragili e nel contempo si è stupidi .Il genere umano appena uscito da una epidemia che ha causato indicibili sofferenze e milioni di morti torna sui suoi passi e dimentica : si litiga con tutto e tutti mentre la morte ci danza accanto con la falce della morte.
Dio non esiste per loro e rivendicano temi dell’orrore
Come un’ostrica, dobbiamo abbracciare il “danno”. Occorre infilarsi nel dolore e concederselo quotidianamente, per venirne fuori. Passando attraverso il dolore, la lama dei ricordi si smussa e la sofferenza si affievolisce.
La nostra vita è scolpita nella perdita e nel dolore. Ogni ferita lascia una traccia che ci definisce e che ci rende unici e speciali. Quando il dolore si consuma, le lacrime si trasformano in perle
Autore Franco Capanna Editorialista