Prima di affrontare il discorso Bitcoin era giuston anche dire di che si tratta, Bitcoin (codice: BTC o XBT) è una criptovaluta e un sistema di pagamento mondiale creato nel 2009 da un anonimo inventore, noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, che sviluppò un’idea da lui stesso presentata su Internet a fine 2008. In tutti questi anni c’è stato un anndamento della valuta virtuale coon alti e bassi, ma prorio mentre tutto sembrava andare per il meglio, il 2018 è stato un anno terribile per le valute digitali con circa 480 miliardi di capitalizzazione andata in fumo (dati Coinmarketcap). Ma l’ondata di pessimismo potrebbe non essere finito. Tra i grandi investitori attivi nel mercato delle criptovalute c’è infatti chi sostiene che il prezzo del bitcoin potrebbe arrivare tranquillamente a quota a zero.
Sono le previsioni Jeff Schumacher, fondatore di BCG Digital Ventures, che durante un panel della CNBC a Davos , dove è in corso il World Economic Forum, parlando della regina delle criptovalute ha detto:
“Credo che andrà a zero, penso che sia una grande tecnologia, ma non credo che sia una valuta. Non è basata su nulla”.
Schumacher è un convinto investitore in imprese che sviluppano soluzioni basate sulla Blockchain. Secondo la sua opinione, come per Brad Garlinghouse (Ceo di Ripple e altro relatore presente nella tavola rotonda), il futuro non è Bitcoin, ma una serie di sistemi aperti creati grazie alla tecnologia blockchain che i vari settori industriali utilizzeranno per le proprie attività.
Il 2019 si rivelerà un anno importante per il Bitcoin e le sue colleghe criptovalute. Ne è convinto Marcus Hughes, lead counsel dell’exchange californiano Coinbase, secondo cui il settore dovrà fare i conti con grandi novità sul fronte regolamentazione.
In un modo o nell’altro, insomma, l’anno appena iniziato stravolgerà il comparto criptovalute e avrà conseguenze ovvie anche sulle loro quotazioni, compreso il prezzo del Bitcoin. Il tutto dopo le forti oscillazioni del 2018, arco di tempo in cui il mercato del denaro digitale si è allontanato drasticamente dai suoi massimi storici.
Bitcoin e criptovalute: regolamentazione protagonista nel 2019.
Nonostante le criptovalute, Bitcoin compreso, abbiano attraversato un 2018 da dimenticare, gli sviluppi legati all’intero comparto non hanno smesso di catturare l’attenzione internazionale.
“Nel prossimo o nei prossimi due anni assisteremo a grandi novità. Protagonista sarà la regolamentazione del fenomeno che prenderà piede soprattutto in Europa”, ha affermato Hughes.
Nel Regno Unito, ad esempio, la Financial Conduct Authority valuterà se bannare o meno le vendite di derivati basati su criptovalute – già il mese scorso il governo britannico si è detto pronto a rafforzare le prerogative della stessa FCA in modo da darle modo di agire sugli asset criptovalutari.
L’Autorità Bancaria Europea (EBA) cercherà di ottenere regolamentazioni standardizzate per le operazioni in Bitcoin e criptovalute nel tentativo di eliminare arbitraggi e proteggere gli investitori del blocco. Il 2019, insomma, sarà l’anno della regolamentazione per il comparto.
Secondo le ultime previsioni di JP Morgan il prezzo del Bitcoin crollerà sotto quota $1.260.
Una stima piuttosto pessimistica considerati gli attuali valori di scambio della quotazione, che sta viaggiando intorno ai 3.500 dollari.
Le previsioni di JP Morgan si sono aggiunte a quelle già formulate dalla parte più scettica del mercato. A Davos, ad esempio, in occasione del World Economic Forum, qualcuno ha anche parlato di un prezzo del Bitcoin che tornerà a zero. Quindi amici di internet, oppure investitori, il consiglio è quello di stare molto attenti ai vostri investimenti , proprio perchè potreste ritrovarvi in mano solo un pugno di mosche.
di Antonio Gentile