Disuguaglianza nel mondo del lavoro tra uomo e donna .-


Ancora oggi la donna è, in molti contesti,ancora ostacolata dall’errata mentalità di credere nella sua inferiorità dall’uomo. Nonostante nel corso dei secoli le donne si siano imbattute in continue lotte per ottenere uguali diritti nel mondo del lavoro, ancora oggi non c’è completa parità dei sessi.

In ambito scientifico, il ruolo della donna è stato spesso sminuito erroneamente.L’infondatezza delle citate tesi, trova conferma nella storia, nel ruolo della donna,sempre piu’ evoluto in tutte le sue mansioni.Le donne hanno inoltre contribuito in maniera significativa allo sviluppo e alle innovazioni scientifiche. La considerazione dell’inferiorità , secondo certi Enti la si vede dal punto di vista sociale ed economico .

Secondo l’ONU, sulla base di recenti stime, le donne, a parità di mansioni, guadagnano in media il 23% in meno rispetto agli uomini. Nel 1945, con il parere favorevole di Alcide DE GASPERI e del Papa Pio XXII , le donne nello stesso anno ottengono il diritto del voto.Rimane comunque ancora oggi molto penalizzata nel lavoro.Secondo i dati Istat, molte donne non possono lavorare per le problematiche in materia.Molte se riescono ad entrare nel mondo del lavoro, per le stesse inizia la dura vita nell’Ente: perchè rimangono incinte,perchè non reggono a continue e prolungate ore di lavoro duro in catena di montaggio ,ecc.Costrette poco alla volta a licenziarsi perchè vengono molte volte sfruttate di proposito .

La situazione è molto peggiore per le donne sposate,in quanto le loro richieste di lavoro,quasi sempre non vengono prese neanche in considerazione in niente ne in parte.Il Governo quindi dovrebbe prendere in esame la grave situazione per le stesse,trovando soluzioni compatibili unitamente ai Sindacati e Aziende,perchè possano lavorare tranquillamente, conciliando il lavoro e la famiglia;non essere sottopagate,con competenze e responsabilità analoghe agli uomini.Il rispetto della donna va prima negli ambienti lavorativi.L’indifferenza Governativa del non trattare la grave problematica è ben evidente .-

A cura di Nicola TOAJAR (Verona)*nicola.toajar@dconline.info*348/8620370*Vice-Segretario Organizzativo della Regione Veneto