Domenica 21 luglio 2024, ore 12.00, a Calamandrana (in provincia di Asti): “mezzogiorno di fuoco” per la Democrazia Cristiana del Piemonte e della Valle d’Aosta !
Per questa domenica (21 luglio 2024), alle ore 12.00, le Delegazioni Provinciali della Democrazia Cristiana del Piemonte e della Valle d’Aosta hanno fissato il loro “summit” estivo in quel di Calamandrana (in provincia di Asti).
Scopo di questo incontro che – viste le temperature del momento – si preannuncia come un vero e proprio “mezzogiorno di fuoco” è quello di promuovere, strutturare ed espandere la presenza della Democrazia Cristiana nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta, anche nell’ottica delle prossime scadenze gestionali che attendono il partito dello Scudo Crociato.
Un partito che al momento – nel contesto politico attuale – è percepito come “forza politica minore”, ma in decisa ottica di espansione.
Nell’incontro di domenica saranno presenti anche altre importanti forze politiche “considerate minoritarie” che hanno dato la loro adesione come ospiti.
Ma la Democrazia Cristiana ha ormai una consolidata struttura di partito in termini di presenza territoriale, con procedure ed una complessità organizzativa che può garantire un primario e strutturale coordinamento (da organizzare attraverso l’integrazione delle forze minoritarie già presenti e altre integrabili) ad oggi escluse dalla competizione elettorale (per lo meno in termini di incisività e di superamento degli sbarramenti esistenti).
L’ordine del giorno del summit verte quindi sulla riorganizzazione strutturale della Democrazia Cristiana in Piemonte e Valle d’Aosta.
La prima domanda che andremo a porci è: ma è possibile organizzare un partito senza modificarne la sua organizzazione interna? Quali i suoi aspetti organizzativi e organigrammatici che influiscono sulla sua politica?
Il partito è organizzazione ! Organizzazione di interessi ed elaborazione di politiche. Ma è anche organizzazione tout court.
Organizzazione di persone, di pratiche e risorse. Come si decide? Chi decide cosa? Chi agisce?
La tesi di fondo è che prima di aggregare nuovi portatori di interessi movimenti e coalizioni in Piemonte, serve una riforma o rifondazione del Partito e della sua piattaforma politica.
Altrimenti non è possibile strutturare un “programma di adesione”, se non si pensa prima in maniera profonda e sistemica a una riorganizzazione degli obiettivi.
I nuovi partecipanti (ancor più se gruppi o movimenti), sono e saranno influenzati e limitati dalle persone presenti e dalla forma organizzativa che incontreranno.
Nel passato il Partito sembra aver seguito una logica interna di rappresentare tutti per far posto a tutti e non scontentare nessuno.
Ma dietro al mantra “abbiamo bisogno dell’affetto di tutti” si celano problemi strutturali.
Per non perdere questa presunta ricchezza si fa posto pro-quota a ciascuna componente persona o corrente che dir si voglia, negli organi dirigenti, a partire dalle Segreterie che poi, a valanga, trasmettono numeri e componenti negli organismi provinciali, regionali e infine nazionali.
I soli numeri non danno risultato, le capacità personali dei dirigenti si, essendo in grado di garantire: la produzione di idee e posizionamenti politici, ma anche per la selezione della nuova classe dirigente.
Il rischio è di occupare posizioni numeriche e mandare via e non attrarre intelligenze ed energie che sono refrattarie a procedure definite di “ridotta visione politica” che si esplicano entro perimetri e percorsi rigidi scollegati da una moderna e rapida comunicazione politica, liberi di agire e definire entro le linee programmatiche la propria risoluzione. In entrambi i casi la DC ci perde.
Dunque, l’organizzazione non solo influisce sui contenuti ma anche su chi vuole far parte del partito stesso e come tale va posto in condizione di essere.
Le altre domande su cui si interrogheranno domenica le Segreterie Piemontesi saranno tre: dove vogliamo andare; cosa vogliamo fare e cosa vogliamo essere?
E da lunedì mattina la Democrazia Cristiana del Piemonte e della Valle d’Aosta avrà una chiara visione politica, un giusto posizionamento dei suoi dirigenti e la giusta motivazione per affrontare le prossime tornate elettorali da vincenti.
Non saremo timidi e modesti, non dubitiamo che queste tre risposte per come verranno elaborare e costruite sul territorio possano solo far del bene alla DC stessa.
Snelliamo un’organizzazione complicata e ciclopica dove tutti appaiano rappresentati ma dove è quasi impossibile produrre decisioni (per assenza programmatica) con tesi e politiche diverse che trovano e troveranno da lunedì la giusta sinergia.
Sinergia che nascerà tra tutte le possibili anime della DC in maniera trasparente e costruttiva nel pieno rispetto di tutti i movimenti e dei singoli che proprio per la pluralità e linea politica sapranno dare il loro contributo alla continua crescita della Democrazia Cristiana Piemontese.
E non resta che rinnovare l’invito e darsi appuntamento per domenica 21 luglio 2024, alle ore 12.00, a Calamandrana e buona DC a tutti !
A cura di Dott. Giacomo Giovanni Talpone (Alessandria)
giacomo.talpone@dconline.info – Cell. 329-9095722
Vice-Segretario Organizzativo nazionale Vicario della Democrazia Cristiana italiana
Segretario Organizzativo nazionale della Democrazia Cristiana della regione Piemonte e della Valle d’Aosta
Componente del Consiglio Nazionale e della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana italiana
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
👏Buon lavoro!🙂