A cura di Filippo Bongiovanni (Firenze)
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Segretario Organizzativo nazionale della Democrazia Cristiana
Editorialista de IL POPOLO della Democrazia Cristiana
< DOTT. VINCENZO CESAREO (COSENZA): LA RICERCA DI UNA RISPOSTA COMUNE DA PARTE DELL’EUROPA AI RISCHI EPIDEMICI PROVENIENTI DALLA CINA >
Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo il contributo da parte del Dott. Vincenzo Cesareo (Cosenza) che interviene su tematiche di attualità concernenti alcune questioni sanitarie in essere.
<< L’Unione Europea cerca una risposta comune sul fronte degli arrivi dalla Cina, che sembra nuovamente travolta dall’emergenza Covid. Sempre più paesi intanto impongono test negativi ai viaggiatori. Xi ammette che il Paese è “ancora in un momento difficile”, ma che si intravede “la luce della speranza”.
Continuano invece a calare i casi Covid in Italia, anche se meno delle scorse settimane, e torna a scendere anche il numero dei decessi.
Cosa succede invece in Cina? C’è il timore che ancora una volta si stia facendo un allarmismo mediatico su un qualcosa che è del tutto normale.
C’è in corso un’influenza e ci risulta che i cinesi, diversamente da ciò che raccontano i nostri media, siano tranquillissimi.
Per cui non sta accadendo nulla di diverso da ciò che vediamo ogni autunno e inverno con la circolazione dei virus influenzali. Non c’è nulla di diverso da ciò che è capitato a noi nel 2019 quando abbiamo avuto 6 milioni di italiani contagiati dall’influenza e circa 10mila morti nell’arco di sei mesi.
Allora, mi si chiede, non è Covid?
Non è certamente il Covid che abbiamo conosciuto in questi anni. Siamo in presenza di una forma di coronavirus, ma non si tratta del Covid che ha rappresentato la terza forma letale di coronavirus dopo la Sars del 2002-2003 e la Mers che è iniziata nel 2012, e che si è poi divulgata a macchia di leopardo negli anni successivi.
Siamo in presenza di una forma di coronavirus che però non sembra presentare aspetti di letalità come quelli delle versioni precedenti.
E quanto sta accadendo in Cina è la prova che l’adozione di misure drastiche, i lockdown, gli isolamenti, non hanno funzionato affatto.
I controlli che stanno facendo ora negli aeroporti sono gli stessi tipi di controllo che abbiamo attuato nel 2020 e che purtroppo non hanno dato risultati.
Non perché non siano efficienti, ma perché, a questo punto, si dovrebbero controllare tutti i voli provenienti dall’estero, perché qualunque persona dalla Cina potrebbe fare scalo in un altro aeroporto d’Europa e poi raggiungere l’Italia senza essere controllato. Temo non abbia alcun senso scientifico e ancora meno logico.
E da questi mesi invernali dobbiamo aspettarci quello che solitamente ci aspettiamo in questo periodo dell’anno, ovvero i soliti virus influenzali cui si aggiunge l’aspetto del coronavirus, così come c’è il virus del raffreddore e come c’è il virus respiratorio sinciziale che i pediatri hanno confermato essere in piena attività ma perfettamente sotto controllo.
Siamo in presenza di ciò che è sempre avvenuto nelle precedenti stagioni autunnali ed invernali, è ciò che abbiamo vissuto per anni senza mai preoccuparci di indossare mascherine o quant’altro. Solo che adesso, evidentemente, c’è chi ha intenzione di forzare la situazione per obbligare le persone a fare le quarte dosi, per altro con vaccini superati e privi degli stimoli anticorpali per le nuove varianti.
Nella conferenza di fine anno il premier Meloni ha escluso il ritorno alle chiusure in caso di aumento dei contagi, ma il Ministro della Salute ha chiarito che potrebbe essere necessario il ritorno dell’obbligo di indossare le mascherine.
Cosa pensare? Le mascherine le abbiamo conosciute soltanto negli ultimi anni, prima non sono state mai utilizzate, nemmeno ai tempi dell’aviaria e della suina. Mi sembrano del tutto superflue sinceramente.
Stamattina alcuni media riferiscono di un boom di vaccinazioni occidentali in Cina con il ricorso ai vaccini ad mRNA, dopo aver preso atto dell’inefficacia di quelli cinesi. Un boom che si sarebbe registrato soprattutto a Macao dove gli ospedali avrebbero esaurito le dosi.
E’ una notizia infondata perchè dalla Cina provengono notizie confortanti sulla situazione epidemiologica che è assolutamente sotto controllo.
Poi non dimentichiamo che Macao è stata fino a non molti anni fa una colonia occidentale, era portoghese, e sotto certi aspetti ha continuato a godere del supporto occidentale e anche a ragionare con una prospettiva diversa rispetto a Pechino. Come del resto accade anche ad Hong Kong.
Quindi sostanzialmente sostengo che dobbiamo affrontare questo inverno con lo stesso spirito di quelli che hanno preceduto la pandemia. Anche se, purtroppo, continuiamo ad essere vittime di una montagna di disinformazioni, soltanto questo è il problema.
Del resto i coronavirus in Cina trovano da sempre terreno fertile nelle famiglie degli uccelli acquatici ed è da lì che sono partite le principali epidemie influenzali, dall’asiatica all’influenza di Hong Kong, e in origine persino la famosissima spagnola. Ce lo insegna l’esperienza epidemiologica. Quello che sta avvenendo in Cina è un mix di influenza e di coronavirus, anche se si sta focalizzando di più l’attenzione su quest’ultimo.
Teniamo conto che i coronavirus più letali finora sono stati quelli della prima Sars e della Mers, che sono stati bloccati con il ricorso agli anticorpi monoclonali e con i metodi sierologici, e poi il Covid 19 che oggi siamo in grado di controllare e contenere con il ricorso alle terapie. >>
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Grazie Dottore per la sua oggettiva chiarezza supportata da competenze scientifiche che le sono proprie. Buon lavoro * FERNANDO CIARROCCHI (Ascoli Piceno)
Ennesima dimostrazione di quanto sia disunita questa pseudo Europa. * FERDINANDO CELESTE (Reggio Calabria)
Quando si da spazio e parola a persone competenti e responsabili tutto e’ più chiaro.
Purtroppo spesso siamo stati sommersi da notizie e dichiarazioni non veritiere le quali hanno lasciato il passo al terrore e alla poca lucidita’ portando in molti casi a scelte e posizioni sbagliate.
In medicina bisogna basarsi su dati scientifici e soprattutto rapportarsi non ai tuttologi ma a chi veramente e’ a conoscesca della materia.
Grazie per la sua lucida e chiara esposizione. * GABRIELLA FARDELLA (Roma)