Arriva la proroga dei benefici previsti dei bonus casa del 110%. SCADENZA PER CASE UNIFAMILIARI CHE ENTRO IL 30 GIUGNO 2022 ABBIANO ESEGUITO ALMENO IL 30% DEI LAVORI. TOLTO IL LIMITE ISEE. Poi dal 2024 il BONUS 110% diventa BONUS 65% per tutti. Ecco le cose più importanti di cui tenere presente.
Molte le strutture sul territorio che danno consulenze in materia. Facciamo attenzione a chi affidiamo i lavori.
Infatti già da qualche giorno sono stati revocati alcuni crediti assegnati a causa di irregolarità sull’applicazione delle norme che regolano il settore.
Come al solito il governo modifica in continuazione norme e circolari operative tali da confondere anche i più esperti e gli operatori del settore. Lo zampino delle banche per fare profitto unito all’aumento dei materiali da costruzione spesso fanno da deterrente all’adesione ai benefici previsti. Il governo a nostro parere dovrebbe pensare ad una misura STRUTTURALE decennale per dare la possibilità a tutti di attingere a questa grande opportunità per mettere in sicurezza l’intero patrimonio immobiliare pubblico e privato esistente e senza distinzione tra settore produttivo e abitativo.
Ricostruire l’Italia danneggiata dai vari terremoti che si sono susseguiti in questi ultimi decenni. Laddove non sono riuscite le leggi speciali sulla ricostruzione facciamo in modo che riesca questa nuova norma legata all’ECOBONUS E SIMABONUS 110%.
La smetta il governo di stare con il fiato sul collo a progettisti, imprese, proprietari e banche con scadenze a breve. Ciò non consente di fare i lavori con i giusti tempi tecnici necessari. Quindi una volta per tutte si faccia un emendamento a respiro decennale. Non stiamo a prenderci in giro come al solito. La comunità europea ha già fatto sapere che dal 2023 non si potranno vendere e fittare gli immobili aventi una classe energetica in categoria “G”. Vale a dire almeno il 50% delle case degli italiani. Ecco come si blocca una economia.
Appena la Germania ha visto che l’Italia sta ripartendo incomincia a mettere gli ostacoli per frenare la crescita. Questa è l’amara verità. E allora ricomincia il dramma: usciamo dall’Europa! A questo punto non si può non tenere conto dell’aumento dei morti sul lavoro avvenuto negli ultimi tempi. Chiediamoci il perché.
Le imprese sono oberate da commesse, i materiali scarseggiano, i prezzi aumentano, per stare nei tempi di consegna si aumentano le ore di lavoro degli operai. Risultato? Lo potete comprendere da soli. Soluzione: RENDERE STRUTTURALE DI DURATA DECENNALE LA MISURA SUL BONUS 110%!
Ci sarà qualcuno al Ministero del Lavoro ed al MEF, Ministero di Economia e Finanza che comprenda una cosa così semplice? Il nostro premier Mario Draghi si rende conto di tutto ciò o è alla guida di un gruppo di ministri non idonei a tale importante ruolo?
La politica si può e si deve fare, ma non bisogna far pagare al paese per l’incompetenza di chi guida i ministeri! Sinceramente ćè molta delusione su questo argomento tra gli operatori.
Non è concepibile che chi ha attinto ai benefici in questi mesi o lo farà fino al 2023 prende il 110% e quelli che verranno dopo prenderanno il 65%. Si tratta della solita furbata per i più addentro alle situazioni. Così non si mette in sicurezza il territorio ma si creano solo disparità a danno della perequazione e della vera Democrazia.
Noi siamo sempre di supporto a quanti avessero bisogno di un consiglio con l’obiettivo primario di lavorare per il bene comune. La casa è il primo bene rifugio per gli italiani, per cui dobbiamo dare l’attenzione che merita a questa opportunità.
Non a caso quando l’Italia ha dovuto superare un momento di crisi è stato sempre l’edilizia che ci ha tirato fuori dal guado. Sarà così anche adesso, ecco perché chiediamo massima attenzione al governo anziché dedicarsi alle solite beghe di Palazzo. Tanto lo sappiamo che i fondi del PNRR serviranno solo alla politica per arricchirsi con i giochetti di prestigio. Ma un vento nuovo bussa alla porta, un forte bisogno di vera democrazia, legata ad una maggiore salvaguardia dei diritti fondamentali dell’uomo.
Ed è questa la DIREZIONE intrapresa dalla DEMOCRAZIA CRISTIANA guidata dal Segretario Nazionale dr. Angelo Sandri.
Prima battaglia quella dell’elezione del presidente della Repubblica. Noi siamo in gioco e proponiamo lo scienziato prof. Filippo Giulio Tarro, il Presidente del POPOLO.
Chiediamo a tutti i senatori, i deputati ed i presidenti delle regioni di votare un uomo al di sopra delle parti. Uno scienziato che ha già ampiamente dimostrato il suo valore e che ha dedicato la vita per il prossimo.
Chiunque può aderire al Movimento trasversale “Giulio Tarro: il presidente del popolo”.
Vi inviatiamo a scrivere a:
<giuliotarropresidente@gmail.com>
Sarai invitato ad entrare nel Canale Telegram e nei vari gruppi operativi a sostegno dell’iniziativa.
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Il nuovo Presidente della Repubblica, senza nulla togliere al ns. candidato, l’Esimio Prof. Giulio Tarro, sarà Mario Deaghi, unico che può affrontare il lavoro massacrante di una Presidenza della Repubblica come quella italiana, con il carisma, l’autorità, la professionalità, l’affidabilità e la competenza politica che la Presidenza impongono.
I giochi sono già fatti, “lì dove si puote”, nelle segrete stanze del potere. All’Esimio Virologo Prof. Giulio Tarro un grande “in bocca al lupo”, ma per diventare il braccio destro del Presidente Draghi e Coordinatore di quella massa di incompetenti che, per ora, ci fa vivere male, quando basterebbe combattere il Covid19 così come abbiamo combattuto tante altre malattie per le quali, già da bambini, facciamo obbligatoriamente i vaccini.
Ing. Enrico Migliardi