«Oggi, nel nostro paese, ci sono ben 13 milioni di anziani, di cui 4 milioni che vivono soli», riferisce Roberto Bernabei, docente ordinario di Geriatria all’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e presidente di Italia Longeva. Il problema principale riguarda certamente la loro salute fisica: le ondate di caldo possono essere dei veri e propri killer per gli over 65, soprattutto in presenza di malattie croniche. Ma pesanti difficoltà possono nascere anche a causa del possibile isolamento sociale che può incidere in negativo sulla loro qualità di vita.
LA SOLITUDINE PUO’ PROVOCARE CRISI DI ANSIA NEGLI ANZIANI
Tra parenti in ferie e temperature bollenti, il rischio per gli anziani è infatti di soffrire molto la solitudine. «Il cambiamento del clima può comportare grandi stravolgimenti nella routine degli anziani e costringendoli in casa per la maggior parte della giornata», dice Eleonora Iacobelli vice presidente Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico e responsabile Trainer Bioequilibrium.
«Queste condizioni di vita, seppur temporanee, divengono ben presto schiaccianti ed oppressive – aggiunge – rischiando di dare origine a crisi d’ansia che possono manifestarsi somaticamente con vari sintomi come tachicardia, vertigini, grave senso di stanchezza, inappetenza, situazioni spesso scambiate per problemi fisici. La difficoltà sorge dal momento in cui, nel tentativo di tenere nascosti questi sintomi, spesso gli anziani non si rendono conto che così facendo accrescono questo senso di oppressione che, come un circolo vizioso, non fa altro che aumentare lo stato d’ansia».
PIACERI QUOTIDIANI, UNA PASSEGGIATA O UN CAFFÈ AL BAR
Ma con qualche piccolo accorgimento gli anziani possono trascorrere al meglio questa estate. «Alzatevi la mattina preparatevi e vestitevi, avendo comunque cura di voi stessi; non ditevi “tanto rimarrò in casa”, dice Iacobelli. «Uscite la mattina presto: la passeggiata, il giornale ed il caffè, sono piaceri ed abitudini alle quali non dovete rinunciare», aggiungere.
L’importante, secondo l’esperta, è non poltrire passivamente davanti alla televisione. «Scegliete voi i programmi che desiderate vedere», dice Iacobelli. «Rimanete in contatto con le poche persone che non sono partite – continua – e se tra di loro c’è qualcuno che può muoversi in auto coinvolgetelo per radunarvi organizzando una qualsiasi cosa piacevole da fare in compagnia nelle ore più fresche».
GLI ANZIANI SOLI DEVONO COGLIERE OPPORTUNITÀ PER FARE AMICIZIA
In caso amici e parenti siano indisponibili, gli esperti invitano a non lasciarsi scoraggiare. «Informatevi, sicuramente nel vostro quartiere sono in corso iniziative proprio per voi, luoghi dove si può fare movimento in compagnia o spettacoli serali».
«Non abbiate paura, non ditevi ‘non conosco nessuno’, sono iniziative tese proprio a conoscere altre persone che hanno i vostri stessi bisogni. Può essere l’opportunità, per farvi nuovi amici. Sforzatevi di mantenere il contatto con i vostri piaceri e desideri cercando di realizzarli. Tutto ciò potrà farvi vivere la vostra estate in maniera nuova e divertente, mantenendovi attivi. Rimanere chiusi in casa conduce solo ad un maggiore abbattimento psico-fisico. Rimanere attivi, rispettando le condizioni climatiche, è il modo per sentirsi più vivi».
«Ma soprattutto ci rivolgiamo a tutti i cittadini» si legge in una nota: «occorre prestare attenzione alle situazioni di disagio dei nostri vicini di casa, come di ogni persona anziana che incontriamo per strada e che vediamo in difficoltà, segnalando i casi e aiutando direttamente. Spesso più che il caldo è l’isolamento sociale a fare vittime».
In questi due mesi caratterizzati da continue ondate di calore non sono mancati suggerimenti o decaloghi su alimentazione e abbigliamento come pure sui comportamenti da tenere per riuscire a sopportare l’afa e la calura di questa torrida estate, occorre partire da «gesti concreti che ognuno di noi può fare. Accorgiamoci degli anziani in questi giorni di gran caldo, fermiamoci di fronte alle situazioni di disagio, suoniamo il campanello di un nostro vicino per sapere come sta: una visita, a volte, può salvare una vita».
Anziani e caldo: istruzioni per l’uso:
In generale, una serie di semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione possono contribuire a ridurre le conseguenze nocive delle ondate di calore.
Ecco cosa fare:
- Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata (evitare di uscire dalle ore 11.00 alle 18.00).
- Verificare sempre la disponibilità in casa di acqua, ghiaccio, frutta e verdura
- Evitare bevande alcoliche, ghiacciate, gassate e zuccherate. Abbondare con frutta e verdura e abolire cibi grassi e troppo conditi.
- Indossare abiti leggeri di cotone o lino, meglio se di colori chiari, perché attirano meno i raggi solari.
- Bere 2 litri di acqua al giorno a meno di indicazioni diverse del medico di famiglia
- Areare la casa durante le ore notturne, mentre durante il giorno evitare l’ingresso dei raggi solari chiudendo le imposte esterne e le tende.
- Conservare correttamente i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.
- Se possibile, recarsi (o portare la persona assistita) in luoghi climatizzati, per almeno 4 ore al giorno o soggiornare nei luoghi meno caldi della casa
- fare spugnature con acqua fresca per mantenere un’adeguata temperatura corporea
- Prestare attenzione alla comparsa di sintomi come confusione mentale e agitazione, che possono indicare sofferenza dovuta alle elevate temperature.
Cosa fare se ti accorgi che una persona anziana sta male a causa del caldo?
Chiama il servizio di emergenza (118) e, in attesa che il personale medico intervenga, puoi:
- misurare la temperatura corporea della persona;
- se ti è possibile, spostala nella stanza meno calda, falle delle spugnature con acqua fresca ma non fredda;
- falle bere acqua o altri liquidi (come le spremute).
di Antonio Gentile
PUNTUALE. QUESTO PEZZO COGLIE L’ ATTIMO.
PAROLA DI EX CAPO LEGA FEDERAZIONE NAZIONALE PENSIONATI,Franco Capanna.