Vice-Segretario nazionale Dipartimento Sviluppo-Comunicazione-Marketing della Democrazia Cristiana italiana
Vice-Direttore de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.
Responsabile nazionale dell’Agenzia Stampa “Libertas”
“FERNANDO CIARROCCHI (DEMOCRAZIA CRISTIANA MARCHE): “S’ODE A DESTRA UNO SQUILLO DI TROMBA, A SINISTRA RISPONDE UNO SQUILLO”
Ci dispiace davvero aver dovuto disturbare il nostro Alessandro Manzoni, speriamo davvero non ce ne voglia.
E’ la celeberrima frase che il Manzoni scrisse nella tragedia “Il Conte di Carmagnola” quando nel secondo atto commenta la battaglia di Maclodio ( 1427) in cui i veneziani, guidati dal Carmagnola, hanno sconfitto i Visconti.
Nonostante siano trascorsi moltissimi secoli ancora oggi è più che mai attuale e vera !
Neppure a farlo apposta, sempre con i dovuti distinguo, la frase manzoniana descrive compiutamente quello che sta accadendo (o meglio è accaduto) al termine della recente tornata elettorale europea.
A al termine dello scrutinio, appresi i risultati, i leader che hanno avuto maggior consenso (relativamente parlando) sono stati l’On.le Elly Schlein, Segretario del Partito Democratico, che si è attestato al 24% attraendo buona parte del bacino elettorale pentastellato.
E dall’altra parte l’On.le Giorgia Meloni, attuale Presidente del Consiglio dei Ministri e Segretario politico nazionale del partito Fratelli d’Italia attestatosi intorno al 29% dei consensi.
A quanto pare, dal tam , tam, mediatico si apprende che l’attuale Presidente del Consiglio farà del tutto per far pesare il suo risultato elettorale nella designazione del nuovo Presidente della Commissione Europea: incontri e telefonate all’uopo si susseguono a ritmo frenetico anche con nomi che potrebbero ricoprire il nuovo prestigioso incarico europeo.
Flair play politico ha voluto, vuole, che entrambe le leader politiche si sono complimentate a vicenda per i rispettivi elettorali conseguiti.
Da qui l’aver pensato alla frase di manzoniana memoria “s’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo”.
Benissimo, fa parte della dinamica politica, che ciascuno comunichi il proprio gaudio a suon di chiarine: vedasi l’inaspettato 6% e oltre di AVS (Alleanza-Verdi-Sinistra) di Bonelli e Fratoianni per l’elezione di Ilaria Salis al Parlamento Europeo.
Ebbene fin qui un’analisi “sic et simpliciter” dello stato dei fatti.
Ma come suolsi dire, a voler usare un noto detto popolare, ” alla fine della fiera” chi ha vito queste elezioni europee?
Il Segretario nazionale della Democrazia Cristiana Angelo Sandri ironizza sulla presunta vittoria della classe politico governativa attualmente al potere.
<< La neo-fascista Meloni ed i suoi comp0agni di merende hanno ben poco di che cantare vittoria – commenta Angelo Sandri – visto che i loro risultati vanno decurtati di almeno il sessanta per cento.
Infatti alla maggioranza degli astensionisti (oltre il 50 per cento) va perlomeno aggiunto un buon dieci per cento concernente il voto di protesta nelle urne e rappresentato da un 5 per cento di voti nulli (per protesta) e di schede bianche.
Ho fatto il Liceo classico e poi Giurisprudenza e non sono bravo in matematica…. ma i risultati fin troppo sbandierati…. vanno ridotti al 40 per cento degli aventi diritto voto (anche meno).
Il che significa che la neo-fascista Giorgia ha in mano l’11 per cento del corpo elettorale (ah beh, si beh, cantava Giorgio Iannacci).
Sarà ben per questo che ora vorrebbe attentare alla Costituzione della Repubblica italiana ed introdurre il Premierato… per salvarsi – come suolsi dire – il suo reverendo fondo schiena.
Ma speriamo che gli italiani sappiano ricacciare i neo-fascisti nel posto che a loro compete.
La Democrazia Cristiana intende senz’altro fare la sua parte in questo senso ! >>
Ed allora < Rebus sic stantibus > non si può non sottolineare che un < partito > che ha aumentato i suoi consensi di consultazione in consultazione, senza alcuno sponsor nè politico, nè economico, ma nonostante tutto ben radicato nel territorio italiano è il partito del non voto, il partito degli astenuti, che come evidenziato ha superato il 50% .
Questo dato deve far riflettere tutte le forze politiche ed i politici non si possono far finta di niente.
Il corpo elettorale è gravemente malato ed è carente della componente più importante: la mancanza di fiducia in coloro che si propongono di rappresentarlo nelle istituzioni, in questo caso presso il consesso europeo.
Con la politica non si gioca, soprattutto, con le persone non si gioca.
O meglio ancora, non si gioca con i destini delle persone, quindi, dei popoli.
“La politica è la più alta forma di carità verso il prossimo” così l’ha definita S.Paolo VI : definizione ripresa da Papa Bergoglio nel suo intervento al G7 svoltosi a Borgo Egnazia, in quel di Brindisi.
Urge un recupero di credibilità da parte della classe politica dando prova concreta di RESPONSABILITA’: altrimenti un’involuzione democratica non è più un tema accademico di discussione ma purtroppo potrebbe diventare triste realtà.