I regali moda e beauty più nuovi e personalizzati per celebrare la festa della Mamma sono gia’ in tutte le vetrine, le esperienze più originali da fare insieme sono ormai tutte pubblicate, le storie, i consigli e le idee per vivere al meglio, e con amore, la giornata è sempre più ampiamente ed amorevolmente dedicata a Lei: la Mamma.
C’è una giornata infatti, che parla di femminilità, di procreazione, di affetti.
La festa della mamma attraversa generazioni e ricordi.
C’è chi per l’occasione organizza una intera giornata madre-figlia, c’è chi pensa piuttosto a donare fiori, cucinare leccornie o persino rifare il look alla fortunata genitrice, ma vale la pena però fermarsi un attimo per rispondere ad alcune delle domande che, ogni anno, ricorrono in occasione di questa data: perché e come nasce la festa della mamma?
Perché in altri Paesi si festeggia in giorni differenti? E perché, come ricorda giustamente qualcuno, fino a qualche anno fa in Italia non si celebrava in una data particolare?
La Festa della Mamma ha un’origine antichissima, secondo molti studiosi sarebbe addirittura legata alla primordiale Grande Madre, divinità portatrice di vita il cui culto, ancora vivo nei primi secoli dell’era cristiana, potrebbe risalire addirittura al neolitico. C’è chi invece non si spinge oltre i riti riconducibili agli antichi greci e romani, le cui feste in onore delle divinità femminili si legavano alla vita contadina e al mese del raccolto per eccellenza, maggio, quando si celebrava la dea greca Demetra, Cerere per i romani. Se il culto della donna in quanto madre e procreatrice arriva da così lontano, molto più recente è la scelta di dedicare una giornata a tutte le mamme del mondo:
Il merito della Festa della Mamma così come lo conosciamo noi si deve in larga parte (secondo gli ultimi studi pubblicati dalla professoressa americana Katharine Lane Antolini, una delle esperte sul tema) ad Anna M. Jarvis.
Fino a qualche decennio fa infatti si pensava che la Festa della Mamma avesse un solo “padre”, cioè il Presidente statunitense Woodrow Wilson, che per primo ne proclamò la nascita il 9 maggio 1914, istituendone la ricorrenza ogni seconda domenica del mese di maggio. Fu in realtà la femminista Anna Jarvis a ispirarne la nascita quando, il 10 maggio 1908, scelse di fare una grande festa in memoria di sua madre e di tutte le madri americane. Una celebrazione ricca di scopi, come l’organizzazione di corsi per promuovere la lotta alle malattie infantili e il miglioramento delle condizioni igieniche nel corso del parto. Facile capire come la donna si sentì tradita, nel corso degli anni, nello scoprire che la sua diventava con il passare del tempo una festa puramente commerciale, perdendo di vista gli scopi umanitari e sociali.
Da noi la festa arriva dapprima in epoca fascista, quando il 24 dicembre 1933 si inaugura, per motivi propagandistici, la prima “Giornata della madre e del fanciullo”, tradizione presto sospesa nel corso del conflitto. Ed è solo negli anni Cinquanta che la festa trova un nuovo corso. Da una parte un sacerdote di Assisi, don Otello Migliosi, scelse di tornare a celebrare le mamme nel piccolo borgo di Tordibetto ad Assisi, dove dal 1957 ad oggi la festa è tra le più sentite dell’anno. Più laicamente, un anno prima, l’allora senatore e sindaco di Bordighera Raul Zaccari istituì il medesimo giorno di festa per la popolazione del suo Comune, nel 1956. Inizialmente la scelta ricadde sulla data dell’8 maggio, ma nel corso degli anni 2000 la data si è legata a quella della maggioranza delle altre nazioni, ovvero la seconda domenica del mese di maggio.
Come si diceva, l’istituzione della festa è relativamente recente, per questo motivo varia di nazione in nazione.
In Norvegia, ad esempio, si festeggia ogni seconda domenica di febbraio, in molti paesi dell’Est Europa, che provengono dalla tradizione sovietica, questa festa è accumunata alla Festa della Donna e cade l’8 marzo.
Dall’Irlanda alla Nigeria, dal Regno Unito all’Isola di Man, molte nazioni seguono la tradizione cattolica o protestante e attendono la quarta domenica di Quaresima per festeggiare le mamme in quella che chiamano il Mothering Sunday o Domenica materna (quest’anno, l’11 marzo 2018).
Il legame con l’avvicendarsi delle stagioni spiega invece la scelta di altri Paesi, molti dei quali arabi, di festeggiare nel giorno dell’equinozio di primavera,
il 21 marzo. Il Día de las Madres o Dia da Mãe in Spagna e Portogallo si festeggia ogni prima domenica di maggio, mentre in Francia cade ogni ultima domenica di maggio.
Il Dia de la Madrein Argentina cade a ottobre, in Corea del Nord a novembre, a Panama si attende invece l’8 dicembre, festa cristiana dell’Immacolata concezione.
Comunque e Dovunque, Auguri a Tutte le Mamme dell’ Universo, soprattutto a Quelle spesso “non considerate”!
Ellera Ferrante di Ruffana