La Francia si appresta a vivere una vera e propria rivoluzione per il mercato delle comunicazioni. Come riportato da Le Parisien nel corso del weekend, infatti, il colosso Orange (ex France Telecom) entro il 2023 smantellerà completamente la rete tradizionale, interrompendo anche la vendita del servizio.
“La linea fissa inizierà a sparire dal 2018”. La previsione dell’autorità delle telecomunicazioni e delle compagnie telefoniche francesi non lascia scampo a chi crede nel cosiddetto “telefono di casa”. La linea fissa sarà sostituito dalla connessione Internet Adsl o dalla fibra ottica con quelle che un tempo erano definite le chiamate “Voip”. Lo scenario delineato dagli esperti transalpini è chiaro: entro la fine del decennio la rete Rtc, Réséau téléphonique commuté, sarà fuori servizio e saranno 13 milioni di telefoni fissi, un terzo di tutti i collegamenti telefonici in Francia a essere disattivati entro due anni.
L’operazione è delicata, su 20 milioni di utenti con linea fissa, la metà ha ancora il vecchio sistema. Il passaggio non sarà brusco, ci saranno 4 anni di tempo prima di vedersi tagliata la linea. E Orange procederà a un test su un campione rappresentativo della popolazione, per il quale sono stati scelti 14 comuni della Bretagna. Fra nostalgici del telefono all’antica ed esperti che temono resistenze, non manca neanche chi ci vede il rischio di approfondire la frattura tra la Francia più moderna e metropolitana e quella rurale, più arretrata.
Già da oggi ci sono nuovi obblighi per le compagnie in Francia: Orange, su disposizione dell’Autorità delle telecomunicazioni locale, ha l’obbligo di avvertire con almeno cinque anni d’anticipo gli abbonati che il loro telefono fisso sarà sostituito con un collegamento Adsl o con la fibra laddove è possibile e, su questa tendenza è stato deciso che, dal 2018, non si installeranno più telefoni fissi, mentre dal 2021. Si smantelleranno definitivamente le attuali reti con conseguenze non da poco su sistemi di allarme e informatici che dovranno essere sostituiti per adattarsi ai nuovi sistemi.
di Lucia Artieri