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< Franco Capanna (Teramo): pensieri su Verità, Sapienza, Arte e Bellezza ! >

Dopo il “Nuovo mondo” auspicato da Charlie Chaplin e da me “rielaborato” per i lettori de < IL POPOLO > è mia intenzione offrirvi un commento ai “dieci comandamenti” così come discussi in TV dal premio Nobel Roberto Benigni che ha avuto un record di ascolti davvero ragguardevole.

Ma lo spazio a mio disposizione è breve ed in verità non è nemmeno sufficientemente supportato da necessari studi in teologia. Vi offro dunque una finestra in semantica.

La Verità è bella per sè stessa. All’uomo, dotato d’intelligenza, è necessaria la verità della parola, espressione razionale della conoscenza della realtà creata ed increata.

Ma la verità può anche trovare altre forme di espressione umana, complementari, soprattutto quando si tratta di evocare ciò che essa comporta di indicibile, come le profondità del cuore umano, le elevazioni dell’anima, il mistero di Dio.

Ancora prima di rivelarsi all’uomo mediante parole di verità, Dio si rivela a lui per mezzo del linguaggio universale della creazione, opera della sua Parola, della sua Sapienza: dall’ordine e dall’armonia del cosmo.

« La Sapienza è un’emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa si infiltra.

È un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà».

Essa in realtà è più bella del sole e supera ogni costellazione di astri.

Paragonata alla luce, risulta superiore; a questa, infatti, succede la notte, ma contro la Sapienza la malvagità non può prevalere.

L’arte comporta inoltre una certa somiglianza con l’attività di Dio nel creato, nella misura in cui trae ispirazione dalla verità e dall’amore per gli esseri.

Come ogni altra attività umana, l’arte non ha in sé il proprio fine assoluto, ma è ordinata al fine ultimo dell’uomo e da esso nobilitata.

Il mistero trascendente di Dio, bellezza eccelsa di verità e di amore, apparsa in Cristo, irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, nel quale abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, bellezza spirituale riflessa nella santissima Vergine Maria, negli angeli e nei santi.

“Qualsiasi sciocco può contare i semi di una mela. Solo Dio può contare tutte le mele in un seme. Se Dio avesse voluto essere un grande segreto, non avrebbe creato ruscelli e pini che sussurrano.” ( Robert Brault).

Dio infine è un sospiro indicibile piantato nel profondo dell’anima.

Franco Capanna – Sindacalista Teramo * franco.capanna@ilpopolo.news 

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