A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)
fernando.ciarrocchi@dconline.info * cell. 347-2577651 *
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
Coordinatore della Redazione giornalistica de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
Geom. Giovanni Monorchio e Dott.ssa Mariateresa Monorchio (D.C. Macerata): “In un futuro ormai prossimo l’auto ad idrogeno non sarà più fantascienza !”
Il dibattito sull’imminente o per meglio dire in merito all’attuale crisi energetica – che per un verso o per un altro sta preoccupando tutto il mondo – di giorno in giorno si fa sempre più serrato con un ginepraio di argomentazioni che lo rendono, spesso e volentieri, addirittura incomprensibile.
Tutti hanno ragione, asseriscono prima una cosa poi il contrario di quanto asserito precedentemente.
Però una cosa è certa ossia che le carissime bollette stiano mettendo in ginocchio migliaia di famiglie del ceto medio, per non parlare, tanto per restare in tema, della carissima benzina e diesel che alla pompa hanno ampiamente superato €2,00 al litro.
In questo scenario è di alcuni giorni ormai la decisione della Commissione Europea di vietare dal 2035 in poi la vendita di auto alimentate a benzina, diesel e forse anche “HYBRID” credendo così di imporre un ulteriore inpulso alla “green economy”.
Di problematiche così complesse ne parliamo con il Vice-Presidente della Democrazia Cristiana Internazionale Geom. Giovanni Monorchio e con la Dott.ssa Mariateresa Monorchio. Segretario regionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana della regione Marche.
Entrambi tuttora residenti in quel di Camerino, in provincia di Macerata.
Li ringraziamo vivamente per aver accettato di buon grado il nostro invito a rispondere ad alcune domande sul tema, essendo professionalmente molto esperti in materia e consulenti di politiche e di progettazioni in materia ambientale e sistemi integrati.
D) In un futuro ormai prossimo, 2035, é davvero pensabile dire stop ai motori benzina, diesel e forse anche HIBRID, come sostiene la Commissione Europea?
R) Il Presidente della Commissione europea è la tedesca Ursula Von Der Leyen, la quale dimentica che abbiamo una Europa con diverse velocità.
Di certo in Germania come in Francia hanno pronti da lanciare sui mercati vari modelli di auto elettriche, mentre noi siamo ancora agli albori, significa che abbiamo un rapporto di 2 (due) modelli o poco più contro circa una decina di loro modelli.
Non vogliamo pensare che ci sia un accordo Franco- Tedesco, e speriamo fortemente che l’Italiano Paolo Gentiloni, di origine Marchigiane, di Tolentino (Macerata), ma nato a Roma, in carica dal 1° dicembre 2019 quale Commissario per l’Europa, vigili attentamente sugli interessi nazionali, intercettando il disagio della nostra industria con i relativi rischi della perdita di tantissimi posti di lavoro in Italia.
D) Quali ripercussioni sono prevedibili sull’occupazione, sui trasporti, sulla filiera della componentistica per la produzione delle autovetture?
R) Nella migliore delle ipotesi i dati che girano di circa 70.000 esuberi sono sottovalutati, credo che oltre a perdere quote di mercato consistenti ci saranno circa 200.000 lavoratori diretti e indiretti (indotto) tra operai, impiegati, dirigenti e venditori/agenti che rischiano di rimanere a casa, fin quando il nostro paese non affronterà seriamente ed in modo drastico la riconversione industriale del comparto.
I proprietari del parco auto, camion ed altro, anche con gli incentivi, non sono in grado di fare nuovi investimenti per cambiare i mezzi.
D) Dati tecnici e scientifici alla mano si è così sicuri che il motore elettrico inquini molto ma molto meno?
R) Oggi è una pura illusione pensare che le auto elettriche non inquinano. Fanno infatti passare il messaggio che l’auto non emette fumi o particelle in atmosfera, ma laddove si produce l’energia elettrica che ne servirà in quantità maggiori, in quei posti l’inquinamento si triplica.
Certo che se ci fossero date le autorizzazioni a incrementare parchi Eolici e Fotovoltaici di sicuro oggi potremmo usufruire di elettricità da madre Natura, sempre se la rete TERNA/ENEL fosse in grado di assorbire l’energia prodotta dal sole e dal vento.
Molte volte quando vedete i rotori delle pale eoliche che non girano, non significa che sono guasti, ma che la rete non è in grado di assorbire la produzione.
Altro capitolo è l’energia dal Nucleare che con referendum è stata abrogata la produzione in Italia, ma siamo circondati da centrali nucleari intorno alle Alpi che ad oggi non hanno dato problemi, mentre l’unico incidente e guasto è avvenuto la notte del 26 aprile 1986, purtroppo il guasto nella centrale nucleare è avvenuto a Cernobyl in Ucraina con ricaduta delle polveri radioattive (fall-out) anche sulla nostra penisola Italiana.
Oggi la tecnologia per costruire centrali nucleari è idonea a resistere per terremoti che si avvicinano alla scala di magnitudo di 10 [dieci] dipende se si usa la scala Mercalli o Richter, vedasi ultimo terremoto in Giappone, dove è stata interessata una centrale atomica.
D) Siamo ad oggi attrezzati per lo smaltimento antinquinante dei milioni e milioni di batterie elettriche? Un problema che riteniamo di non poco conto, che ne pensate?
R) Le batterie al momento sono un vero problema, ma con i nuovi elementi che si utilizzeranno per costruire le batterie, non subito, si avrà maggiore carica, tempo che sarà di qualche minuto maggiore al classico rifornimento nei distributori, diminuzione del peso e volume, smaltimento ottimizzato per il riciclaggio e costi molto bassi.
D) È possibile pensare ad un carburante non inquinante davvero? Qualche volta si è sentito di parlare di idrogeno. É fantascienza o sarà il nostro futuro per un mondo davvero green?
R) È opportuno dividere la domanda chiedendo se esiste una tecnologia transattiva per arrivare alla domanda ad utilizzare l’idrogeno come un qualsiasi gas tipo GPL o Metano.
La tecnologia transattiva ha un nome, si chiama OSSIDROGENO. Spieghiamo cosa è L’OSSIDROGENO che viene ricavato utilizzando la Pirolisi, con questo semplice funzionamento. Vogliamo spiegarlo in modo che anche la nonnina e il nonno che non hanno avuto la fortuna di andare a scuola, possano capire e replicare il procedimento se vogliono.
Serve dell’acqua distillata, senza impurità e non inquinata, una batteria con il polo positivo e il polo negativo immersi nell’acqua, lontani tra di loro, che grazie alla reazione elettrica dividono l’acqua che è composta da 2 [due] atomi di Idrogeno e 1 [un] atomo di ossigeno.
Infatti la formula chimica dell’acqua è H2O.
Utilizzando un kit elettronico e meccanico si iniettano nella camera di combustione del motore questi gas che miscelati da una centralina migliorano la combustione diminuendo i consumi dal 25 al 50 per cento, con diminuzione di CFC [cloro fluoro carburi] ed cosa importantissima per le PMI.
La cosa importante è che migliorano le prestazioni a bassi regimi, diminuiscono i consumi dal 20 al 50 per cento, rigenerano il motore pulendolo dalle sue impurità allungando la vita dello stesso, perché, farà quasi 50/60 per cento di chilometri in più.
Questo permetterà di salvare il parco degli automezzi che sono obsoleti, degli autocarri, degli autobus, dei motori marini dei pescherecci ed altro. Di fatto avremo – come già esistono – gli impianti a GPL, Metano e OSSIDROGENO.
Questo nella prima fase è la soluzione con costi accettabili, significa salvare l’economia nazionale, diminuire i costi dei trasporti pubblico privato, commerciale e delle marinerie, giusto per citarne alcuni. Questi kit funzionano anche con la benzina verde,
Nel frattempo, avviando una programmazione intelligente fatta da persone competenti andremo ad incentivare le auto a Idrogeno in modo che costino come un’auto a combustione termica, sia benzina che diesel,. Vi spieghiamo come:
Oggi utilizzando nel peggiore dei casi 55 Kw/h [chilo watt ora] ricaviamo 1 [uno] litro di idrogeno, sempre dall’acqua, ripeto dall’acqua, che con le nuove celle e ottimizzazione dei moduli di potenza arriveremo dai 25 ai 30 Kw/h.
Dalle prove reali fatte con un’auto a Idrogeno, vedi la Toyota MIRAI provata nei mesi scorsi, si percorrono cica 1100 [millecento] chilometri con cica 5,6 [cinque virgola sei] litri di Idrogeno, questo è l’inizio di una nuova rivoluzione industriale.
Oggi abbiamo nuova tecnologia funzionante per ricaricare presso i distributori di carburante l’idrogeno, su tutto il territorio nazionale.
La semplificazione della produzione di Idrogeno specialmente da fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico ci permetterebbe di essere indipendenti dall’importazione di idrocarburi, petrolio e gas dall’estero.
Naturalmente la rivoluzione non finisce qui, abbiamo nuova tecnologia come le caldaie, anche per uso domestico, industriale e agroalimentare compreso l’allevamento di animali di tutte le specie.
D) Dottoressa Mariateresa in famiglia, dunque ha sempre sentito parlare di problematiche energetiche?
R) Per giusta informazione confermo da giovanissima studentessa dell’Istituto tecnico industriale statale (oggi laureata a Camerino, facoltà di Giurisprudenza, in Scienze Sociali, Enti non profit e Cooperazione Internazionale, NDR), ossia parlo di 9 anni fa, prima della maturità di Tecnico Perito Informatico, sentivo mio padre spesso parlare di questi argomenti.
Soprattutto quando ci parlava del progetto di una delle piattaforme di trasporto ad Idrogeno che utilizzando due bus alimentati da celle a combustibile a idrogeno, del modello che danno energia alla Stazione Spaziale Internazionale.
Nel 2013, sono stati trasportati gli atleti, dirigenti e giornalisti durante i campionati del mondo svolti in Italia di sci Nordico in Val di Fiemme nel Trentino Alto Adige.
Progetto che definisco Trentino, provincia autonoma Italiana, made in Italy, nel rispetto delle autonomie, la vera forza della Democrazia Italiana, terra nativa di Alcide De Gasperi, eroe della nostra Repubblica, anche se oggi poco democratica, non avendo la possibilità di scegliere liberamente chi votare giusto o sbagliato senza che ci venga imposto dalla segreteria politica di un qualsiasi partito.
Geom. Giovanni Monorchio e Dott.ssa Mariateresa Monorchio, Vi ringraziamo cordialmente per la vostra disponibilità e per il contributo innovativo che ci fa ben sperare in un futuro che effettivamente sia “green”.
Facendoci così scoprire che l’Italia già nel 2013 rispettava il “programma 20-20-20” della Comunità Europea.
Vi ringraziamo per l’impegno di mettere a disposizione le vostre competenze nella programmazione economica e per l’innovazione tecnologica ed in modo particolare per le Vostre consulenze delle aziende in crisi.
*****************************************************************************
www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *
*****************************************************************************
Interessante intervista,con chiare spiegazioni.
Complimenti alla d.ssa Maria Teresa e a Giovanni Monorchio .