La Biblioteca di Ginevra ha svelato pochi giorni fa uno dei manoscritti più preziosi della propria collezione. Si tratta del “De Divina Proportione”, il trattato matematico scritto nel 1498 dal monaco francescano Luca Pacioli e illustrato con 60 figure geometriche a piena pagina attribuite a Leonardo da Vinci. “Il testo stesso indica che Leonardo da Vinci ha partecipato alla concezione del trattato”, ha spiegato Nicolas Schaetti, responsabile della collezione della biblioteca. Non è però chiaro se l’artista, inventore e scienziato abbia davvero disegnato di suo pugno le figure o se ne abbia solamente guidato l’esecuzione.
Il manoscritto “De Divina Proportione” è entrato nella collezione della Biblioteca di Ginevra nel 1756, grazie ad un lascito del teologo ginevrino Ami Lullin. In occasione della celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo, avvenuta nel maggio del 1519, la biblioteca presta il manoscritto alle Scuderie del Quirinale a Roma, dove apparirà nell’esposizione “Leonardo da Vinci”, visibile da 13 marzo al 28 luglio. In seguito sarà esposto al Louvre di Parigi. Luca Pacioli fece eseguire tre copie del trattato da amanuensi diversi; di queste copie se ne sono conservate due, una presso la Biblioteca Ambrosiana a Milano e la seconda presso la Bibliothèque Publique et Universitaire di Ginevra in Svizzera. Pacioli regalò la prima copia con dedica a Ludovico il Moro ed è quella conservata in Svizzera, un’altra copia fu invece regalata a Galeazzo Sanseverino, quella di Milano, mentre la terza, della quale si sono perse le tracce, fu offerta a Pier Soderini, Gonfaloniere di Firenze.
di Antonio Gentile