A cura di Giuseppina Papa
giuseppina.papa@dconline.info * cell. 328-9447022 *
Segretario provinciale del Movimento Femminile e eper le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana della provincia di Frosinone
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< GIUSEPPINA PAPA (D.C. FROSINONE): IN DIFESA DELLE DONNE – NON SOLO 25 NOVEMBRE ! (PARTE PRIMA) >
Recita un antico detto popolare che “le donne non si toccano nemmeno con un fiore” ma la realtà dei fatti, purtroppo, dice tutt’altra cosa.
E ciò nonostante il nostro Paese sia dotato di una normativa a tutela e protezione delle donne tra le più evolute al mondo.
I dati Istat, infatti, parlano chiaro: l’Italia attraversa un momento abbastanza critico, anche se in leggero miglioramento rispetto al biennio 2020-2021, anni in cui si è registrato un forte picco di chiamate al numero d’emergenza 1522 e di richieste d’aiuto ai centri antiviolenza.
Ad accentuare il problema sembra sia stata proprio la forzata convivenza sotto lo stesso tetto, tra donne vittime di violenza e loro persecutori, dovuta ai provvedimenti per il contenimento della diffusione del covid 19, attuati in quel momento della pandemia (il dato riguarda soprattutto donne italiane e, per il 26%, straniere residenti in Italia, per lo più di età compresa tra fra i 30 e i 49 anni).
Proprio tali restrizioni hanno accentuato una situazione non infrequente, prima della denuncia, che vede proprio la casa, paradossalmente il luogo naturalmente deputato alla protezione e alla sicurezza della persona, trasformarsi in una vera e propria prigione, dove vengono a consumarsi a danno delle donne, aggressioni, abusi, maltrattamenti, stupri.
Dunque una situazione tuttora preoccupante.
Tragico il bilancio dei femminicidi: già 104 dall’inizio dell’anno 2022.
Volendo tracciare un profilo di che cosa si intende per violenza di genere o violenza contro le donne, non si può non sottolineare il fatto che si tratta di un fenomeno trasversale, che trascende cioè qualsiasi ideologia, classe sociale, livello d’istruzione, cultura, credo religioso.
Essa inoltre si configura come un fenomeno complesso, variegato, che viene a tradursi in diverse tipologie.
Pertanto si può parlare di violenza fisica (diretta contro il corpo della donna),violenza psicologica (indirizzata contro il benessere psichico e l’autostima della vittima femminile), violenza sociale(finalizzata ad isolare la vittima dall’ambiente di vita e dalle sue persone di riferimento), violenza sessuale (ovvero atti sessuali attuati contro il volere della donna), violenza economica (volta a creare una dipendenza economica e, dunque, una mancanza di autonomia e indipendenza della donna) e, infine, molestie (ossia tutto ciò che offende, con atti e parole, la dignità della donna), stalking (vale a dire atti persecutori attuati, in varie forme, aventi per obiettivo la produzione di uno stato di paura e ansia perenni nella vittima femminile).
Tutte queste varie forme di violenza, pur diverse tra di loro, hanno però un obiettivo comune: incutere timore, produrre assoggettamento, incrinare l’integrità psicologica e/o fisica delle donne.
E ciò può ritenersi come la diretta conseguenza, il frutto amaro, di una mentalità distorta, malata, di una visione dell’universo femminile inteso in una dimensione di subalternità e funzionalità esclusivamente correlata alle esigenze dell’altra parte, in pratica una visione narcisistica, autoritaria, egoista, che vede la donna come un oggetto, una proprietà dell’uomo e non come una compagna dotata di pari dignità e diritti.
*************************************************************************************
www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *
*************************************************************************************
.
Tanti auguri di buon lavoro per la difesa delle donne ed un grande grazie per far parte della nostra squadra della Democrazia Cristiana da parte della Puglia ! * ALDO COTA (Ortanova / prov. di Foggia) * Segretario Organizzativo regionale della D.C. della Puglia.