A cura Prof.ssa GIUSY TORINO (Napoli) * giusy.torino@dconline.info * Segretario prov.le del Movimento femminile e Pari Opportunità Democrazia Cristiana provincia di Napoli.
< GIUSY TORINO (D.C. NAPOLI): “EDUCARE ALLE DIFFERENZE ED AL RISPETTO DI SE’ E DELL’ALTRO !” >
Ogni 15 minuti si verificano reati di violenza contro il genere femminile. Cadiamo spesso nell’errore di
considerare la violenza solo come percosse, lesioni, minacce o stupro, accaduti in un ambiente degradato e caratterizzato da scarsa cultura o da condizioni economiche difficili, ma la violenza non ha alcun cliché.
La violenza si può manifestare in dinamiche diverse ed in contesti culturali e socio economici di ogni livello, concretizzandosi in comportamenti celati tanto quanto evidenti.
Essere controllate in modo costante e soffocante dal partner; vedersi negato l’accesso alle risorse economiche dal marito o compagno; essere derise o insultate in pubblico; essere escluse dalle decisioni inerenti i propri figli.
Sono solo alcuni esempi di una violenza che non lascia i segni evidenti sulla pelle, ma lascia segni profondi nell’anima e nell’autostima. Si tratta della violenza psicologica ed economica.
Si legge sui giornali che la violenza fisica omicida si manifesti come un raptus momentaneo.
In realtà non è mai così. La violenza si manifesta sempre in progressione ed è dovere di tutti educare i giovani a saper riconoscere i comportamenti sentinella in modo da agire prima che si verifichino conseguenze irreparabili, sradicando la cultura della violenza e promuovendo l’educazione all’affettività.
Oggi assistiamo ad una vera e propria sostituzione della parola con i gesti. Quando non riusciamo a dare un nome alle nostre emozioni, perdiamo la capacità di guardare dentro noi stessi e l’emozione in parola scivola più facilmente nel gesto violento, unica forma espressiva che riesce a manifestare.
Se fuori sei controllato e perfetto, le ansie e le emozioni trattenute rischiano di trovare sfogo solo nell’ambito familiare, ecco perché spesso la famiglia diventa il luogo dove può accadere di tutto, come purtroppo ci raccontano le cronache.
La giornata odierna rappresenta il momento di un progetto di “Educazione alle differenze e al rispetto di sé e dell’altro”, voluto fortemente dalla DS professoressa Marasco, che ha visto avvicendarsi varie attività laboratoriali che hanno coinvolto diverse discipline e docenti.