A cura di Franco Capanna (sindacalista Teramo) * franco.capanna@dconline.info * Pagina facebook della Democrazia Cristiana: < DemocraziaCristianaOnline >.
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< I buoni, veri, sono dei guerrieri: essere buoni richiede molto coraggio ! >
Come la foglia non ingiallisce senza la muta complicità di tutta la pianta, così il malvagio non potrà nuocere senza il tacito consenso di tutti voi. Voi non potete separare il giusto dall’ingiusto e il buono dal cattivo; perché stanno mescolati insieme al cospetto del sole, come insieme sono tessuti il filo bianco e il filo nero. E se il filo nero si spezza, il tessitore dovrà esaminare la tela da cima a fondo e proverà di nuovo il suo telaio.
Il male è un dovere, come è sempre stato chiaro all’ebraismo, partendo dal famoso comando della Torah di “ricordare Amalek” (Deut. 25, 17). Solo così si può sperare di evitare il ripetersi dell’antisemitismo, delle persecuzioni, dei genocidi. È questa anche la ragione delle giornate della memoria istituite negli ultimi anni.
Ma bisogna fare attenzione: una Memoria generica non basta, può perfino essere dannosa, diluendo la condanna del genocidio in una grossolana lamentela sui mali del mondo, sulla cattiveria, sul razzismo e sull’intolleranza.
Quando si parla di crimini fuori da ogni misura come i genocidi, quel che bisogna ricordare sono le circostanze concrete che li hanno determinati, il bersaglio, le origini, gli appoggi, soprattutto le “ragioni” con cui poterono conquistare il consenso necessario.
Ciò è particolarmente vero per la Shoah, che fu attuata nel cuore dell’Europa “più civile” e dunque aveva bisogno di giustificazioni e alibi culturali. Bisogna dunque ricordare sì i campi, le stragi, i milioni di morti; ma soprattutto il contesto che ha reso possibili.
Bisogna cioè interpellare non solo la propaganda di regime ma anche l’alta cultura. Chiedersi il ruolo che ebbero in queste vicende grandi filosofi come Martin Heidegger, giuristi come Carl Schmitt, scrittori come Ernst Jünger, Ezra Pound e Louis F. Celine (per fare solo i nomi più famosi).
Guardando alla storia di costoro, si vede che essi aderirono con entusiasmo all’impresa nazista, rifugiandosi in un corrucciato silenzio quando divenne evidente che non potevano strumentalizzarla o che essa sarebbe stata sconfitta; ma anche che seppero per lo più sottrarsi alla punizione o ne ebbero danni minori e passeggeri, pensatori che sono tornati da tempo sulla cresta dell’onda, senza mai pentirsi o denunciare il loro passato.
È in questo quadro che bisogna valutare il caso Heidegger, tornato di nuovo d’attualità dopo la pubblicazione dei suoi appunti segreti (i “Quaderni neri”, il cui primo volume è uscito anche in Italia) dove emerge l’antisemitismo del filosofo.
È la paura, non la clemenza a frenare i malvagi. Il castigo striscia lentamente verso il malvagio per distruggerlo.Il malvagio ritarda il suo castigo, ma non gli sfugge.La felicità del malvagio è sciagura per gli onesti.La lingua maldicente è indizio di mente malvagia. La malvagità stessa si attira le offese. Un animo malvagio lo è ancor più nei suoi segreti pensieri.(Fulton John Shee)
L’essere umano è un ponte sospeso sull’abisso: “un ponte fra Bene e Male”, fra opposti destini e opposte realizzazioni delle sue potenzialità spirituali. A lui in definitiva l’ultima parola: se vuol tendere al bene o al male .
Oggi vorrei sfatare un mito: che i buoni subiscono e questo significa che sono deboli. Se pensi che lasciar correre sia necessario per essere buono, vuol dire che non sai cosa significhi essere “buono”.
I buoni, veri, sono dei guerrieri: essere buoni richiede molto coraggio !
Perché i buoni veri scelgono di essere buoni. Non subiscono, non evitano, ma agiscono e combattono le loro battaglie.
La vita consiste di rari momenti singoli di altissimo significato e di innumerevoli intervalli in cui nel miglior caso ci si aggirano intorno le ombre di quei momenti.
L’amore, la primavera, ogni bella melodia, la montagna, la luna, il mare, tutto parla solo una volta veramente al cuore: seppur giunge mai a parlare. Giacché molti uomini non hanno affatto quei momenti
e sono essi stessi intervalli e pause nella sinfonia della vita reale.
A cura di Franco Capanna (sindacalista Teramo) * franco.capanna@dconline.info * Pagina facebook della Democrazia Cristiana: < DemocraziaCristianaOnline >.
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Orgogliosi essere tuoi amici Franco Capanna esempio per noi e tutti.
[5/2, 08:43] C Angela Bergamo: Bravo Franco come sempre il tuo scritto amorevole è piacevole per tutti sei veramente bravo🌹🌹🥀🥀😀👍
Bravo Buono e Inteligente🌹🥀🌹🥀
Angela
Bravo Franco 👍
Riesci sempre a entrare nel cuore ❤️ delle persone!!!👏👏👏❤️❤️❤️🌹🍀🙋
…. E dura essere buoni… Ma qualcuno deve pur esserlo…
Davvero essere buoni è impegnativo ma mi piace il termine “guerrieri”.
Scritto di ottima qualità intellettuale.
Eccellente scritto ,educativo,forte,convincente.
La gente deve imparare a leggere per vivere meglio.
Vittori,Reggio Emilia
Molto bel curato come sempre tuo efficace scritto Franco: bravissimo.
Isabella, Roma.
Franco ,in giro vedo solo vigliacchi come idioti.
Serenella
I più belli scritti i tuoi Franco.
Amelia e amiche
Imtetessante analisi su persecuzione ebrei: bravi
Buongiorno Franco ho letto il tuo stupendo scritto e anche diffuso. Spero ti leggano perché sei molto bravo: complimenti.
Maria
Sempre stupefacente Franco Capanna.
Alessia,Rovigo