A cura di Latifa Roccia Aboutaib (Cosenza) *
latifa.aboutaib@dconline.info * Cell. 324-8087437 *
Segretario generale Dip. Comunicazione della Democrazia Cristiana Internazionale
Segretario regionale Vicario del Movimento Femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana della Regione Calabria.
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< I GIOVANI DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA INSISTONO PER LA RIUNIFICAZIONE DEL PARTITO DELLO SCUDOCROCIATO SENZA SE E SENZA MA ! >
Possiamo senz’altro affermare che il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana continua a distinguersi per la sua intensa attività e per la elaborazione di belle idee, nonchè di proposte politiche davvero molto importanti ed interessanti !
Infatti – senza ombra di dubbio – il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana è il più attivo e numeroso tra quelli delle forze politiche di centro e non sfigura nemmeno a confronto con i Movimenti giovanili di partiti molto più “blasonati” e che in questo momento vanno per la maggiore.
In particolare il Movimento Giovanile D.C. insiste – da sempre – per un necessario rinnovamento e per ricercare la massima unità posssibile tra le varie componenti democristiane.
Infatti non smette di sollecitare un confronto ed un dialogo costruttivo fra i vari esponenti democristiani, qualsiasi sia stato il loro percorso, purchè siano intenzionati a costruire (o meglio ri-costruire) un partito che si chiami < Democrazia Cristiana >, che abbia il simbolo dello scudocrociato e di basi sull’attuale vigente Statuto della Democrazia Cristiana.
Lo ribadisce a chiare lettere, in un suo intervento, il Segretario nazionale Vicario del Movimento Giovanile della D.C. Andrea Turco (Roma * cell, 351-6401373)
<< Lo scenario politico è in profondo e complesso rinnovamento – osserva Andrea Turco – ma questo è vero anche per quello ecclesiastico.
E come Papa Francesco ha il coraggio di rischiare la vita pur di estirpare il male insito nella Chiesa, anche noi dobbiamo ritrovare la forza di sconfiggere il male di chi non vuole l’unità democristiana.
E questo indipendentemente dal ruolo, dalla storia, dalla carica istituzionale che codesti distruttori ed usurpatori ricoprono.
Ora, più che mai, la appartenenza a questo partito è fondamentale!
Partito che deve ritornare ad essere il partito della speranza e che dà speranza ad un popolo che ha perso involontariamente la propria dignità, la propria indipendenza e fierezza, la propria identità.
Questa appartenenza deve renderci fieri ed orgogliosi di essere tornati con la gente e tra la gente, abbandonando le sale di palazzo ed operando come umili servitori agli ultimi: nelle strade, nelle piazze, nelle Chiese, nelle Caritas, nelle ultime proteste di popolo.
Questa è già una vittoria che stà a significare quanto sacrificio abbiamo affrontato in termini di visibilità, economici, di popolarità.
Ma soprattutto è una vittoria che difinerei unica perché nessun altro partito è così vicino ai problemi reali delle persone, così come lo è il nostro partito.
Questa è l’eredità storica che i nostri padri fondatori hanno voluto affidarci.
Ció non significa abbandonare; ciò non significa morire; ma significa invece attendere il momento propizio per un grande ritorno unito, deciso, convinto.
Senza guardare ai propri interessi, ma per tornare a guardare in quell’ottica, al bene del Paese.
Affrontando e dando saluzioni pratiche ed esaustive a quei temi importanti, nei modi e nei tempi necessari, perché se riuscissimo a cambiare direzione e prospettiva invece di vedere un fosso, vedremo una valle al termine del lungo tragitto che potremmo definire percorso formativo, andando oltre l’interesse e la sete di potere che altri hanno purtroppo dimostrato.
Allora non ci rimane che andare in quella direzione, su quella linea guida, in quella prospettiva. >>
Gli fa eco il Segretario nazionale del Movimento Giovanile della D.C. Valentina Mancinelli ( Perugia * 346-0126040).
<< Vorrei esprimere – sottolinea Valentina Mancinelli – un’ampia condivisione personale per il punto di vista espresso da Andrea Turco.
Da esso promana un pensiero basato su valori che implicano un confronto anziché una chiusura, evidenziando con coerenza la necessità di cooperare fra le parti “opposte”, con un ruolo strumentale equilibrato nonostante il divario fra i vari poli.
A partire dal governo Monti in cui i cosiddetti tecnocrati del governo subivano forti critiche a causa di questo motivo, si è attraversato un procedimento ininterrotto di riqualificazione governativa in cui sono stati scelti “gli eletti”.
Costoro – attraverso la piattaforma Rousseau – apparentemente valutata come unica in grado di rispondere alle esigenze diplomatiche per estendere le linee guida governative, si sono ritagliati posti di ruoli prestigiosi.
Basti pensare al Ministro delle infrastrutture Toninelli, divenuto addirittura Senatore della Repubblica italiana.
Il rapportarsi con le necessità delle persone è un requisito fondamentale per stipulare rapporticostruttivi per una sana, consistente rinascita dei valori fondanti della Democrazia parlamentare.
La forma di Governo vigente all’interno della Carta costituzionale; non per ottenere i migliori posti di prestigio ma tutt’altro.
Ossia poter procedere al ricongiungimento dei valori insiti nella Costituzione italiana e per fare rinascere la politica più pura nei cuori dei concittadini.
Solo così si potrà procedere con riforme infrastrutturali condivise non solo dalla maggioranza e per migliorare le strutture economiche e socio-produttive di settore. >>
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A cura di Latifa Roccia Aboutaib (Cosenza) *
latifa.aboutaib@dconline.info * Cell. 324-8087437 *
Segretario generale Dip. Comunicazione della Democrazia Cristiana Internazionale
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