I GIOVANI E LA POLITICA !
La dirigenza nazionale della Democrazia Cristiana italiana ed internazionale si sta impegnando fattivamente per dare sempre più spazio ai giovani, cercando di favorire il più possibile un loro importante percorso di crescita e portandoli ad assumere ruoli di responsabilità sempre più rilevanti all’interno del partito dello Scudo Crociato nella prospettiva di un loro inserimento anche in ruoli istituzionali nel momento in cui saranno pronti a quello scopo.
Chi ha la bontà di seguire il nostro operato in tal senso se ne sarà di sicuro accorto e per noi è di grande importanza riuscire a costituire un Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana non solo sempre più numeroso, ma anche sempre più maturo e responsabile.
In questo contesto è stato molto apprezzato l’inserimento in D.C.di Raffaele Giangrande (di Teano / in provincia di Caserta), nuovo Segretario politico provinciale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana della provincia di Caserta.
Raffaele Giangrande è attualmente uno studente universitario (facoltà di giurisprudenza).
Ha presenziato anche alla recente riunione della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana svoltasi a Roma nei giorni 26 e 27 luglio 2024 presso il Centro Congressi Casa Tra Noi (in Via Monte del Gallo n. 113, nelle vicinanze di Città del Vaticano).
Nell’ambito di quell’incontro è intervenuto nel corso del dibattito sviluppando un interessante ed apprezzato intervento che ha intitolato < I GIOVANI E LA POLITICA >.
<< Di questi tempi siamo tutti più o meno consci del rapporto conflittuale tra la classe politica e le nuove generazioni.
Per larga parte questo problema viene liquidato con una sentenza che riduce i giovani ad un concetto: “non sono interessati a nulla” !
Ma tale considerazione è quanto più di sbagliato possa esistere.
I giovani non sono disinteressati della politica, tantomeno sono senza voglia di fare o sfaticati.
I giovani invece hanno un’enorme grinta che aspetta solo di essere catalizzata.
Il problema è un altro, che però nessuno si pone: ovvero perché i giovani sono o sembrano “disinteressati”?
I giovani talvolta possono distaccarsi da tematiche, chiamiamole per convenzione, di spicco per via dell’astio con cui gli stessi vengono trattati.
Prendiamo in considerazione la notizia ormai ripetuta innumerevoli volte dalla stampa che” I giovani non hanno voglia di lavorare”.
Tali articoli dovrebbero essere modificati con” I titolari offrono ai giovani contratti da fame ed essi provano a far valere i propri diritti”.
Quante manifestazioni con a capo giovani sono state attaccate oppure – al contrario – ignorate?
Quante richieste abbiamo fatto e quasi nessuna è stata ascoltata ?
L’Italia necessita un rinnovamento in toto, in ogni settore, e serve guardare bene i giovani, perché a noi giovani viene lasciato un Paese ed un Mondo malato.
Tra inquinamento, emergenze umanitarie, guerre e crisi economiche, vi è un pacchetto che viene incartato davanti ai nostri occhi e che tra 10 o 20 anni dovremo aprire, consci che il regalo sarà da buttare.
Ma intanto non abbiamo potuto far niente per cambiarlo, perché c’è un attaccamento viscerale al potere ed i vertici si illudono che quel potere non avrà mai fine.
Ma così non è !
Anche io sono un giovane (di 19 anni) e posso permettermi di dissentire in ogni modo sulla maggior parte delle scelte attuate dai vertici ,non solo italiani.
Tra ritorni di sentimenti estremisti ed indifferenza verso morti di giovani in ogni angolo del mondo, mentre si medita su un ulteriore arricchimento dei cosiddetti dirigenti, ormai inarrestabile.
Ci viene detto di sognare in grande, forse così da poter sopportare quel che accade intorno, come una sorta di oppio dei popoli.
Così da sottometterci in attesa di un futuro radioso che – di questo passo – mai arriverà.
Questo sogno, però, non copre le realtà di tutti.
Per questo serve che prendiamo in mano la situazione e ci ritagliamo con le unghie e con i denti lo spazio che non vogliono lasciarci.
Ma la buona volontà deve provenire anche da noi, mettendoci in gioco e da subito. >>